FilmUP - Speciale / Intervista a TOM CRUISE (1/2)

24 Gennaio 2002 - Conferenza stampa
TOM CRUISE
Intervista al protagonista di "Vanilla Sky"
a cura di Valeria Chiari

In tutti i giornali si è annunciato il loro arrivo. Dopo l'assalto dei fan sul London Bridge di Londra e di Parigi ecco Tom Cruise e Penelope Cruz all'ombra del colosseo. Accompagnati dal regista del film, Cameron Crowe, il due attori hanno assolto agli impegni con i giornalisti con impeccabile professionalità, nonostante il fuso orario e l'evidente stanchezza, per lo meno sul pallido viso dell'attrice spagnola.
Tom Cruise nella parte del mattatore, è stato niente di meno che "magnifico": ha risposto alle sue domande dei giornalisti, ma anche a quelle rivolte al regista o alla timida compagna (di vita e di set); ha abilmente preso tempo chiedendo di ripetere quando un coraggioso giornalista ha osato aprire una breccia nel muro del silenzio e chiedere della storia d'amore nata sul set del film; sorridendo alla bella Penelope, incoraggiandola con lo sguardo, o a Cameron Crowe, esprimendo grande stima nei confronti del regista, Ethan Hunt alias Tom Cruise ha portato a termine parte della sua "Missione": Questa sera imfatti lo aspettano il sindaco Walter Veltroni e i suoi ospiti, in una "cena con vista" sui Fori .

Rischiando di fare il verso a Cameron Diaz cos'è per lei la felicità?
Essere in grado di aiutare gli altri. Soprattutto è essere padre e avere la possibilità di dare ai miei figli una vita il più possibile serena

Cosa le è piaciuto del ruolo di David Aames?
Il fatto che fosse un personaggio complesso, con una forte componente oscura. Cameron Crowe è uno dei pochi registi in grado di esplorare in ogni direzione la personalità dei personaggi.

Interpretare il ruolo di un uomo sfigurato le ha creato qualche difficoltà?
Assolutamente no. Nella mia professione non ho mai accettato o meno un ruolo per esorcizzare qualcosa, perché non ho mai avuto bisogno di esorcizzare alcunchè. Le mie scelte dipendono esclusivamente da un istinto. Certo il ruolo di David implicava una certa sfida, ma solo per la complessità di cui parlavo prima: è romantico, aggressivo, tenero o cattivo.

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