17 Marzo 2009 - Conferenza
"L'ultimo crodino"
Intervista al regista.
di Francesco Lomuscio
In occasione dell'uscita cinematografica de "L'ultimo Crodino", commedia amara ispirata ad un fatto realmente accaduto che vede protagonista la coppia inedita formata da Ricky Tognazzi e il televisivo Enzo Iacchetti, abbiamo incontrato a Roma il cast, il produttore Mauro Berardi e il regista Umberto Spinazzola, che ha immediatamente precisato: "E' una storia che ci ha colpiti subito, soprattutto per i due protagonisti che mi piace definire ingenui finiti in un affare più grande di loro; ci siamo presi qualche libertà, ma senza mai tradire il vero spirito della vicenda".
Quale motivo vi ha spinti a pensare che una storia del genere potesse diventare un film?
Umberto Spinazzola: Come già accennato, la storia mi è piaciuta subito, il fatto di raccontare di due ingenui che, in mezzo a una mezza valle di montagna, decidono di dare un calcio alla vita ma, essendo brave persone, anziché rapire un vivo rapiscono un morto importante.
In che modo avete collaborato con la Crodino?
Mauro Berardi: In realtà io non ho fatto un ragionamento spietato sul titolo, è venuto spontaneamente perché il Crodino nel film si vede spesso, poi ho cominciato a pensarci e ho letto la legge Urbani. Il problema è nato con il titolo, sembrava una cosa troppo smaccata, ma a me è sembrato ragionevole, non sapevo neanche che in Italia era la prima volta che accadeva una cosa del genere.
Ricky Tognazzi: La verità è che io e Iacchetti volevamo candidarci come nuovi testimonial della Crodino, ma hanno trovato che il gorilla sia più affascinante di noi (ride).
Allora parliamo di questo Crodino…
Ricky Tognazzi: Io definisco i protagonisti del film due inguaribili ottimisti, soprattutto Crodino, che continua ad investire fino ad essere investito. Poi, come nella migliore tradizione della Commedia all'italiana, è il grande colpo che può risolvere la vita.
Avete avuto contatti con i veri protagonisti della vicenda?
Umberto Spinazzola: Sì, ho avuto un contatto molto breve solo con Crodino e non l'ho trovato né più né meno di come me lo aspettavo, era intimidito ma con l'occhietto furbo. Comunque sono due bravi ragazzi pentiti di ciò che hanno fatto.
Enzo Iacchetti: No, io Pes non l'ho conosciuto, anche se mi dicono che era sempre dietro la roulotte ad aspettarmi per menarmi (ride), Se avessi conosciuto il vero Pes, Berardi mi avrebbe dato 300000 euro per stare qualche mese con lui e rifarlo, come lavorano gli attori americani tipo Al Pacino (ride).
Quindi è nata una nuova coppia comica…
Enzo Iacchetti: Ricky Tognazzi mi definisce un malincomico (ride)!
Ricky Tognazzi: E' vero, è la persona più triste che abbia mai conosciuto, poi mangia molto (ride).
Enzo Iacchetti: Sì, mangio molto e spero di non avere più un partner come Ricky, perché a ogni ciak mi parlava di buoni posti dove andare a mangiare (ride).
Invece Serena Autieri cosa può dirci del suo personaggio?
Serena Autieri: Patrizia è una donna innamorata e complice delle marachelle di quest'uomo, mi ha fatto ripensare alla commedia degli Anni Sessanta, quando la donna era tra virgolette più succube. Oggi le donne sono più egoiste e meno complici. Mi sono sentita un po' maschiaccio come i due protagonisti.
Quando rivedremo Enzo Iacchetti al cinema?
Enzo Iacchetti: Non dipende da me, da parte mia la disponibilità c'è sempre, forse, però, essendo conosciuto per la tv, mi vedono legato esclusivamente a quella. Purtroppo faccio una trasmissione per la quale secondo la gente sono sempre là, anche se dovessi registrarne solo due puntate all'anno; a volte, infatti, in pieno agosto mi fanno i complimenti per la puntata trasmessa la sera prima, ma io in quel periodo non faccio "Striscia la notizia" (ride).
Ricky Tognazzi: Per me è stato un privilegio lavorare con Enzino, perché non è solo un comico ma un attore completo, mi sento arricchito da quel po' di amicizia che siamo riusciti a conquistarci.
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