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23 aprile 2004 - Conferenza stampa
Intervista a David Carradine, Daryl Hannah, Michael Madsen e Quentin Tarantino
di Gabriela Saraullo
La caratteristica dei film di Tarantino è che diventano film culto, che entrano nella cultura popolare e diventano anche grandi successi al blockbuster. Avete lavorato con Tarantino con la consapevolezza che questo film sarebbe diventato sicuramente un film di culto?
M. Madsen: io ho già lavorato per Quentin nel film Le Iene e non avevo idea che sarebbe diventato un film culto anche perché nacque come un film indipendente. Onestamente volevo lavorare con Harvey che era Mr. White mentre io ero Mr. Pink. Le Iene ottenne il successo di riflesso subito dopo Pulp Fiction, ed è difficile capire se un film sarà un successo; volevo soltanto fare quel tipo di film e leggendo la sceneggiatura ti rendi conto di che tipo di ruolo vuoi per lavorare, riesci a capire ciò che Tarantino vuole trasmetterti con la sceneggiatura.
D. Carradine: sapevo di far parte di un film culto prima ancora di leggere la sceneggiatura, prima ancora di sapere il titolo semplicemente perché lavorare con Quentin ti fa passare alla storia. Dopo aver letto la sceneggiatura mi resi subito conto che sarebbe stato un successo, anche perché non smette mai di rivedere e di stilare sempre con più perfezione il copione. Ricordo che dopo aver imparato a memoria il mio monologo in modo perfetto, durante la registrazione mi strappò i fogli e me ne diede un'altro di 8 pagine, da imparare subito. Ma Quentin è così, perfezionista in ogni inquadratura, in ogni scena, non si arrabbia mai, certo la tensione spesso c'era ma poi si scherzava. Penso che la lavorazione di Kill Bill sia stato il periodo più bello della mia vita, se fosse stato per me non avrei mai smesso di girare. Forse neanche Quentin avrebbe mai smesso di girare.
Gli attori finiscono la conferenza con la dichiarazione e assoluta affermazione che nonostante i piccoli momenti di tensione che fanno parte del meccanismo, lavorare con Tarantino è stato eccezionale, un'esperienza unica, la carica trasmessa dal regista ha aiutato a creare un ottimo lavoro e produrre una perfetta armonia. Il grande schermo inquadrava l'ironica faccia di Quentin Tarantino in diretta da New York con le sue tipiche espressioni, il suo gesticolare esagerato e con il suo sorriso inconfondibile.
Quentin Tarantino: penso che il cinema debba essere fatto da persone che lo conoscano bene, sono orgoglioso di avere un amore profondo per il cinema e di fare qualcosa che amo.
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