12 Dicembre 2012 - Conferenza
"Colpi di fulmine"
Intervista al regista e al cast.
di Francesco Lomuscio

Per il film di Natale del 2011, sempre sotto la regia del Neri Parenti che, da ormai undici anni, non manca neppure un appuntamento dicembrino di casa Filmauro, i produttori Luigi e Aurelio De Laurentiis decisero di riportarci tutti a Cortina, località di villeggiatura dove tutto cominciò, nel lontano 1983, con "Vacanze di Natale" di Carlo Vanzina. Puntualmente, nonostante abbia incassato meno del previsto, "Vacanze di Natale a Cortina" - comprendente nel cast, al fianco dell'immancabile Christian De Sica, Sabrina Ferilli e Ricky Memphis - si è rivelato uno dei tasselli più riusciti della quasi trentennale avventura natalizia targata De Laurentiis. Eppure, pare che, per il 2012, in Filmauro si sia deciso di abbandonare del tutto la tematica della risata sotto l'albero addobbato per tornare alla vecchia tipologia di commedia che prevede il lungometraggio diviso in due episodi e non più su un'unica storia. Lungometraggio che, in questo caso basato sugli amori a prima vista, pone De Sica nei panni di uno psichiatra costretto a spacciarsi per sacerdote e le new entry Greg e Lillo in quelli di un ambasciatore e del suo autista, dal quale apprende "lezioni di coatto". Un piacevole doppio spettacolo di cui abbiamo avuto modo di parlare anche con i diretti interessati.

Come mai la scelta di trasformare il cosiddetto "cinepanettone", da sempre caratterizzato da più storie destinate a intrecciarsi tra loro, in un film diviso in due episodi distinti, un po' come Filmauro fece all'inizio degli anni Ottanta con "Qua la mano", che vide Adriano Celentano nella parte di un sacerdote, come De Sica qui?
Aurelio De Laurentiis: Bravo! La scelta è nata principalmente dal volerci staccare dal racconto di ciò che è il Natale; perché, a partire da "Vacanze di Natale", ormai considerato un gioiello, nei nostri film abbiamo raccontato la vigilia, lo scambio dei regali, il Capodanno e tutto il resto. Qui non c'è un viaggio i cui personaggi sono tutti diretti alla stessa meta, ma viene recuperato il modo di fare de "Il boxeur e la ballerina" di Stanley Donen, al quale m'ispirai, appunto, per fare "Qua la mano". Quindi, dopo aver raccontato gli yuppies tramite i due film di Vanzina e Oldoini, il gioco con "Montecarlo-Gran casinò", i paparazzi e le guardie del corpo, lo scorso anno abbiamo deciso che non serviva più raccontare i vizi dell'italiano medio in vacanza e sono venuti fuori due bellissimi soggetti, di cui uno con protagonisti Lillo e Greg, che io avevo visto in uno spettacolo al teatro Ambra Jovinelli.
Luigi De Laurentiis: Noi abbiamo iniziato questa avventura ventinove anni fa e, come sempre, si è cercato di essere il più possibile semplici nella nostra idea di soggetto, con tematiche racchiuse in tre parole. Neri ha trovato il titolo, "Colpi di fulmine", che è più romantico del solito. La struttura del movie movie che, a suo tempo, fu con Celentano, Pozzetto e Manfredi, si ripete qui con meno minuti a disposizione, ma credo che Neri, su questo, sia stato in gamba.
Neri Parenti: In un momento politico come questo non avrebbe più senso rappresentare l'italiano spendaccione in vacanza, quindi l'amore poteva rappresentare la giusta scelta per descrivere il cambiamento.

Il titolo prende forse ispirazione da "Colpo di fulmine" di Marco Risi?
Neri Parenti: No, in realtà era il titolo di un libricino che, scritto da una ragazza, trovai proprio qui all'Auditorium Parco della musica. Lo avevamo dimenticato, ora lo abbiamo usato per il film.

La trama dell'episodio con Christian De Sica ricorda quella de "Il missionario", film prodotto qualche anno fa da Luc Besson. Vi siete ispirati a quello?
Neri Parenti: Sì, per l'episodio di Christian posso tranquillamente dirti che "Il missionario" è uno dei film a cui mi sono ispirato.

Nella vita, avete mai avuto un colpo di fulmine?
Christian De Sica: Su tutto, faccio quello che mi dice il cuore, non sto mai a ragionare, vado a istinto. Credo moltissimo al colpo di fulmine, quindi, non posso dire altro che questo è il mio film.
Anna Foglietta: Io credo nel colpo di fulmine, ma, fondamentalmente, ne ho avuti tre: mio marito, i miei cani e mio figlio; ora, credo nel prossimo figlio (ride).
Lillo: Io sentimentalmente non ci credo, mi sono sempre innamorato strada facendo, ma il vero colpo di fulmine l'ho avuto con il cannolo siciliano (ride).
Greg: Io il colpo di fulmine l'ho avuto con il rock'n'roll anni Cinquanta, ero un quattordicenne.
Arisa: Io di colpi di fulmine ne ho avuti molti, ma l'esperienza mi insegna che non si tratta di amori in grado di andare avanti per molto tempo.
Simone Barbato: Io ho sempre pensato che attraverso il colpo di fulmine bisogna riconoscere se l'anima gemella è quella che hai davanti. Personalmente, però, non ne ho mai avuti.
Luisa Ranieri: Io ho avuto quasi sempre colpi di fulmine; penso che, con un po' di sensibilità e cuore aperto, capisci che la persona giusta è quella che si trova davanti a te.

In questo film sembra esservi un uso meno spinto della volgarità...
Neri Parenti: In realtà, qui le parolacce ci sono, ma credo vi sia una grande differenza tra le volte - come questa - in cui fanno parte del soggetto e quando vengono inserite a caso. Si notano di meno, perché è anche l'argomento che ti porta ad affrontare la cosa in maniera diversa.
Arisa: Se posso permettermi di aggiungere una cosa, io non credo nei puritanesimi e il film di Natale è sempre stato una visione globale di ciò che viviamo. Quindi, trovo che questa descrizione della realtà sia molto più efficace di altre.

Ci anticipate qualcosa sui vostri progetti futuri?
Christian De Sica: Io sarò in televisione a Febbraio, con la fiction "Un matrimonio", diretta da Pupi Avati.
Lillo: Io e Greg, come sempre, saremo molto impegnati con la radio.
Luisa Ranieri: Per ora, ho in uscita due fiction che ho fatto la scorsa estate, poi c'è in ballo un progetto internazionale, ma non ho ancora firmato.
Anna Foglietta: Io ho in uscita al cinema Mai Stati Uniti di Carlo Vanzina, poi, l'altro mio progetto futuro sarà la figlia che ho in arrivo (ride).
Simone Barbato: A Gennaio 2013 sarò ancora a "Zelig", con nuove esilaranti imitazioni, poi, io sono anche tenore, quindi, si prospetta, forse, un progetto all'estero con "Il barbiere di Siviglia".
Arisa: Il 20 Novembre 2012 è uscito un mio disco, un live, poi, dal 4 Febbraio 2013 sarò di nuovo in tour, anche qui all'Auditorium.

Per l'anno prossimo si vocifera sia stata confermata la presenza di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu...
Aurelio De Laurentiis: No, io ho fatto un'esclusiva a Luca e Paolo, ma anche a Lillo e Greg per i film di Natale. Poi, devo fare anche film con Neri, Christian e Giovanni Veronesi. Ho diversi progetti.

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