João Guilherme Ávila, José de Abreu, Caco Ciocler, Eduardo Dascar, Fernanda Vianna
Produzione:
PASSARO FILMS
Distribuzione:
Data di uscita:
Roma 2012
Trama: Zezé Vasconcelos ha 7 anni ed è il quarto di cinque figli in una famiglia di operai. La sua è una famiglia semplice e poco istruita, ma Zezé è differente: è sensibile, precoce e ha talento nel raccontare le storie. Però è una peste. Niente gli dà più piacere che trasformare il suo quartiere in un teatro per le sue birichinate. Nonostante sua sorella Gloria sappia che lui ha un buon cuore, Zezé non ha alleati e spesso viene picchiato. Le cose peggiorano quando suo padre perde il posto di lavoro e la moglie inizia a fare dei turni extra, ma il cibo scarseggia lo stesso. Il padre, frustrato, inizia a sculacciarlo sempre di più. Lui trova rifugio nella sua fantasia e immaginazione per opporsi alla violenza. Il suo rifugio preferito è un immaginario Sweet Orange Tree che lui chiama “Minguinho” con il quale lui condivide tutto. Nel quartiere che tanto lo spaventa Zezé prende di mira l’anziano straniero Manule Valadares per le sue malefatte, ma viene puntualmente punito quando il vecchio lo trova nella sua auto d’epoca. Ma il loro rapporto prende una piega inaspettata: in un momento di compassione, Valadares si rivolge al ragazzo e inizia tra loro una bella amicizia. Valadares dà a Zezé l’attenzione e la comprensione che lui avidamente cerca, e gli insegna come scrivere le sue storie. Purtroppo questa amicizia viene brutalmente interrotta quando Valadares muore in un incidente. Zezé è incredulo e si sente abbandonato. Depresso, si ammala per settimane, proprio in un momento decisivo per la sua famiglia: suo padre trova di nuovo lavoro e pianifica il loro trasferimento in una casa più grande. Ma nonostante ciò lui ha smesso di sperare che torni la felicità nel rapporto con la sua famiglia. Zezé sta cambiando e, in compagnia del suo Sweet Orange Tree (Arancio), diventerà uno scrittore.