Trama: Nel 1981 in Cile, Pinochet vara il Codigo de Aguas e permette la quasi totale privatizzazione delle risorse idriche del paese. Nei trent’anni successivi i diritti per lo sfruttamento dell’acqua vengono ceduti a grandi imprese e multinazionali interessate a produrre energia idroelettrica. Dal 2008 è il turno dell’italiana Enel che diviene proprietaria del 96% dell’acqua della Patagonia e decide di portare avanti il progetto HidroAysén che prevede la costruzione di cinque dighe sui fiumi Baker e Pascua, nel sud del Cile. Lucciole per lanterne racconta le storie di tre donne la cui vita è stata o sarà sconvolta dalla costruzione delle dighe. Claudia Torres conduce su Radio Santa Maria la rubrica di approfondimento La revista. Vive a Coyhaique, il capoluogo della Patagonia cilena, e incarna l’opposizione alle dighe e la lotta per la difesa di un ecosistema in pericolo. Il passato è rappresentato da Berta Quintremann, una piccola donna mapuche di ottant’anni che vive a nord della Patagonia, nella regione dell’Alto Bio Bio. La sua vita è stata sconvolta, negli anni ’90, dalla costruzione della grande diga Ralco. La sua storia si intreccia con quella di Marisol Pizarro, che abita da quattro generazioni sulle rive del fiume Los Ñadis, in una valle che sarà inondata se le dighe in Patagonia verranno costruite. Il 9 maggio 2011 il progetto HidroAysén viene approvato. Il passato, rappresentato attraverso la storia di Berta si lega fortemente al presente scandito da Claudia e dalla sua battaglia in difesa della Patagonia, e lascia presagire un futuro a cui Marisol guarda con paura e rassegnazione.