Trama: La storia parla di De Andrè, ma se ne discosta continuamente per parlare di “quello che rimane vivo” di De Andrè, in un posto come l’Agnata, nella musica, nelle parole della gente che lo ha incontrato, per poco o molto, per l’arte della musica, o che semplicemente l’ha accompagnato nel quotidiano lavoro dell’azienda agricola, della vita trascorsa in questo angolo di mondo. Un viaggio, musicale ed emotivo, sulle tracce di Fabrizio De Andrè in Sardegna. Si tratta di un percorso un po’ ad ostacoli, una storia che rischia di perdersi sempre il protagonista, un’impresa audace dove il punto centrale e ben a fuoco è il sentimento e l’emozione del paesaggio, poetico, riconducibile sempre alla musica re-interpratata oggi, per lui. E sulle ali del ricordo vivo, che non vuole essere celebrazione ma attiva interrogazione, indagine utile a riflettere e disegnare il futuro. Un documentario “dall’interno” che nasce dall’esigenza di raccontare il complesso rapporto, ad oggi solo sfiorato, tra De Andrè ed un luogo speciale come l’Agnata. La Sardegna, con i suoi suoni, le musiche, la sua lingua, tutti temi contenuti nella “ricerca del mediterraneo”, che fanno da anima dello straordinario percorso artistico del cantautore genovese. Sarà come a srotolare un filo rosso sottile, pieno d’amore, di gratitudine e di rimandi, che lega così indissolubilmente la figura di Fabrizio de Andrè a questa terra. Il film contiene poi una serie di immagini d’archivio, spezzoni che seguono Fabrizio De André nelle poche tappe dei concerti sull’isola e sul legame sempre più stretto con la Sardegna. Dalle rare immagini di repertorio che lo ritraggono all’Agnata, a foto e filmati familiari, che mettono in luce il suo essere sardo tra i sardi, la vita di un uomo che smessi i panni del cantautore conosciuto da tutti, indossa quelli del contadino; un’ansa di racconto, con immagini di repertorio, toccherà la storia di Sardegna a partire dagli anni ‘70, quando grandi cambiamenti socio-economici coinvolgono l’intera popolazione sarda. E infine un presente che va oltre il tempo perché si concentra sulla musica di Fabrizio, suonata oggi dai tanti musicisti che ogni anno nel prato di fronte alla casa di Fabrizio De Andrè all’Agnata danno vita ad un concerto unplugged, che ha il sapore di un raduno, di un ritrovarsi tra amici, per il piacere di cantare insieme le sue canzoni. La ricerca di queste tracce diventa allora il tema e la forma del film.