Queen of the Desert è il primo racconto biografico che Werner Herzog dedica a una donna, un personaggio che tuttavia non tradisce quella galleria di ritratti eccezionali cui ci ha abituato il regista. Della figura di Gertrude Bell, politica e diplomatica che contribuì, insieme a Lawrence d’Arabia (Robert Pattinson), all’affermazione dell’Iran come stato moderno, Herzog predilige da subito l’aspetto meno storiografico e più privato, quello intimamente femminile della poetessa e della scrittrice. In questo film che mette sempre al centro la figura di Gertrude e che lascia in disparte, talvolta trascurando la loro verosimiglianza, i personaggi di contorno, finisce per rimanere vittima di questo primo disorientato sentimento, navigando con una bussola che segue la rotta di un trasporto talvolta commovente, altre volte, inaspettatamente ingenuo. Per chi ama Herzog, difficilmente si riconosceranno alcuni passaggi e alcune scelte tecniche, che forse, al contrario, non dispiaceranno al pubblico a cui il regista è invece meno noto.