Caro Gabriele da Milano,che titolo profondo ha la tua recensione, troppo per il mio modesto cervello... ma di che film stai parlando??? "tanti fotogrammi, note, parole, non un pensiero". Ma quanti film hai visto nella tua Milano"da bere"?In questo film "capolavoro" non c'è un fotogramma, una parola, una inquadratura che non abbia un enorme significato.Hai mai sentito parlare a Milano dei fratelli Lumiere, mai sentito nominare Melieus? Questo ,per te ,insignificante uomo è il regista dei trucchi e delle magie , il regista di "vojage dans la lune", inventore del montaggio, dei primi esperimenti di colorazione della pellicola, del cinema fanfasy. Ah certo, sicuramente tu pensi che sia un personaggio di pura finzione inventato da Scorsese..Il bambino vede la stazione nella quale vive attraverso un vetro. Quel vetro è l'obiettivo della cinepresa, la "macchina per catturare i sogni", il treno è una citazione della prima rappresentazione cinematografica dei fratelli Lumiere,splendidamente reinterpretato con l'uso del 3d, il sogno del bambino sui binari che diventa realtà è un capolavoro nel capolavoro, il film è una continua ed ininterrotta citazioneda Charlot a Keaton a Griffith, un atto di amore del regista nei confronti del cinema, sicuramente il suo più bel film in assoluto e tu ti permetti di dire che per la prima volta ha sbagliato, parli di decadimento artistico. Ma come ti permetti di esprimere pareri su un film che resterà nella storia del cinema, del quale tu non sei stato in grado di cogliere nessun significato, nemmeno il più elementare, limitandoti ad assistere passivamente allo scorrere di immagini che per te, ma solo per te e per quelli come te, non hanno nessun significato. Consiglio:vai a vedere i cinepanettoni, almeno li capisci e poi sarai in grado di recensirli per il piacere di quelli come te, che non sanno nemmeno chi sia i fratelli Lumiere.Che tristezza, che povertà intellettuale, che pena! E mi rivolgo a voi della redazione, non pubblicate simili oscenità, questo forum è dedicato agli amanti del cinema, non ai nullapensanti.
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