Film del 2006 di Ruiz che vorrebbe narrare la vita di Gustav Klimt noto pittore a cavallo tra '800 e '900 interprete di un movimento artistico detto secessionismo viennese. Ci si aspetterebbe un film sulla vita dell'autore e invece ahimè si indugia solamente nel lato morboso/sessuale che effettivamente pervade le sue opere. La famiglia di lui (madre e sorella??) viene descritta in 10 sec. come una manica di svitate e il contesto storico in cui si muove il protagonista appena appena accennato, la tecnica dei suoi quadri e le fonti di ispirazione per i suoi soggetti nemmeno citate. Di contro stupenda fotografia con i colori dei quadri sempre in primo piano bello l'effetto neve di polistirolo in alcune sequenze oniriche e sufficientemente ben descritto l'amico Schiele che assiste Klimt (un buon John Malcovich) sul letto di morte. Non mi ha ben impressionato, sembrava quasi volessero riprodurre le atmosfere del ben più capolavoro "Ludwig" di Visconti ma non ci son riusciti, il film galleggia tra sogno e realtà ma il tutto si dissolve nel polistirolo usato per le nevicate...Esiste pure una versione integrale ben più lunga che mi guarderò dal vedere. Sconsigliato Voto 4