8 Mile non si può definire un "capolavoro" perchè definendolo tale lo metterei allo stesso piano di colossi del cinema come "Il Miglio Verde" o "Il Signore Degli Anelli" o altri titoli di un certo rilievo. Il film è bello da vedere e tratta argomenti piuttosto difficili, come il razzismo e la povertà, entrambi fattori presenti nei famosi ghetti americani. Il personaggio principale è Jimmy, chiamato dagli amici Bunny Rabbit. Rabbit fa parte di una gang chiamata Three One Third (313, il prefisso di Detroit) constantemente in guerra con un'altra gang, Free World. Jimmy ha appena lasciato la sua ragazza ed è costretto ad andare a vivere con sua madre, Stephanie Smith (sposata con un suo coetaneo) in una roulotte nella 8 Mile, un ghetto di Detroit abitato principalmente da gente di colore. Jimmy ha deciso di crescere e di tuffarsi nella scena dell'hip-hop mondiale, per questo stringe un accordo con una casa discografica grazie soprattutto al suo amico Wink. Nel frattempo Bunny conosce una ragazza, Alex, tanto affascinante quanto imprevedibile, con la quale avrà una piccola relazione. Successivamente guadagna il favore di numerose persone di Detroit grazie ad una grande vittoria allo Shelter, locale di Detroit dove rapper improvvisati si sfidano in freestyles. E' un film che tutti dovrebbero vedere poichè mostra una seconda faccia di Eminem che purtroppo ci è totalmente (o quasi) sconosciuta per colpa di Mass Media soltanto mediocri. Imperdibile per i fan di Slim Shady e del rap, consigliato al resto del pubblico.