La paura di invecchiare e di morire, una misoginia che riduce la figura femminile a semplice oggetto di desiderio da liquidare successivamente senza troppi rimpianti, un'amicizia irriverente ma profonda e sincera al tempo spesso: ecco "Amici miei", il canto del cigno della commedia all'italiana, una delle ultime zampate del vecchio leone Monicelli. Semplicemente memorabili le interpretazioni dei cinque protagonisti tra i quali spicca un Tognazzi in splendida forma (il personaggio del conte Raffaello Mascetti è diventato una sorta di icona agrodolce). Numerose le scene da antologia: la supercazzola, il ricovero in ospedale, le zingarate della villa e del vecchio pensionato (un superlativo Blier), il tentato suicidio della signora Mascetti e la morte del Perozzi..