Dimenticatevi il Martin Scorsese di Good Fellas tra gangsters e sparatorie, dimenticatevi la febbre del Casinò che aveva come regina la migliore Sharon Stone e dimenticatevi il più recente The Departed, thriller ben congeniato e ricco di colpi di scena. Prendete una delle più classiche storie d' amore, un uomo bello, ricco e di buona famiglia assieme ad una donna giovane, fedele e ancora molto ingenua, infine un' affascinante contessa, tanto bella quanto pericolosa, così pericolosa da riuscire a spezzare l' equilibrio di una delle coppie più invidiate nella New York di fine '900. Condite il tutto con musiche e scenografia di altissimo livello e otterrete una delle più belle e passionali storie d' amore mai viste sul grande schermo. Il film presenta una chiave di lettura ancora molto attuale ai giorni nostri, l' indecisione tra l' amore ed un' improvvisa e travolgente passione. Ottima l' interpretazione di tutti e tre i protagonisti, Michelle Pfeiffer in una delle sue migliori interpretazioni nei panni della contessa Olenska, nota di merito anche a Daniel Day Lewis e alla dolcissima Winona Ryder che esegue alla perfezione il ruolo della giovane mogliettina accomodante e sempre cordiale con tutta l' alta società New Yorkese. Il film viene a tratti raccontato da una voce fuori campo che rende la pellicola ancor più suggestiva e poetica. In conclusione consiglierei la visione de L' Età dell' Innocenza ad un pubblico sensibile, attento ai particolari e dal palato raffinato e ricordate, non si può fuggire dai propri sentimenti...