Titolo film: |
Non aprite quella porta (1974) |
Opinioni presenti: |
67 |
Media Voto: |
7.5 - |
Altre risorse sul film:
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Attenzione: nei testi delle seguenti opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.
Il parere di Alessandro, 29 anni, Peschiera Borromeo (MI)
Michael Myers e Jason Vorhees dovrebbero pagare i diritti d'autore a Faccia di Cuoio |
Voto 8 di 10 |
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Se nel ventennio 70 - 80 il genere horror ha militato nella Serie A della cinematografia lo deve a film come questo. "Non aprite quella porta" è sicuramente inferiore a capolavori, risalenti allo stesso periodo, quali "Dawn of the dead" o "Halloween"; ciò nonostante è il film che maggiormente ha influenzato il genere horror. Con Faccia di cuoio compare per la prima volta sul palcosenico cinemtografico una nuova figura di assassino seriale: un killer tardo di mente inesorabile nel perseguire l'unico scopo della sua esistenza: uccidere più innocenti possibili. A tale personaggio Jason di Venerdì 13 e Michael Myers di Halloween dovrebbero pagare i diritti d'autore ogni volta che mettono piede in un film. L'ammontare di tali diritti, seppure immenso, sarebbe comunque inferiore ai diritti dovuti a Tob Hopper per l'idea che più di ogni altra gli è stata copiata dai registi horror degli anni '80, '90 e '00: la giovana età delle vittime della mattanza (qualcuno sa dirmi se negli ultimi 30 anni è stato fatto un film dell'orrore in cui vittima di un omicidio sia una persona di età superiore ai trenta anni????). Premesso quanto sopra consiglio "Non aprite quelle porta" a tutti. Nonostante il budget limitato, l'utilizzo di attori non professionisti, l'assenza di trucchi ed effetti speciali, la mancanza di scene splatter, poche altre pellicole riescono ad incutere disturbo e angoscia nello spettatore come "Non aprite quella porta". Ciò grazie alle grandissime scelte registiche di Tob Hopper, mai più grande come in questo film, ed alla violenza del messaggio sociologico sotteso alla pellicola: le vittime della società moderna diventano i mostri di cui la società stessa deve aver paura. "Non aprite quella porta" dovrebbe essere visto anche dai registi videoclippettari dei giorni nostri che, stupidamente, ritengono che più ettolitri di sangue si spargono, più il film fa paura.
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Questa opinione è stata scritta da:
Alessandro
29 anni
Peschiera Borromeo (MI). |
(21 Novembre 2006) |
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