Che Dio ti benedica, Stanley, ovunque tu sia, e grazie per averci concesso la tua arte, alieno disceso fra di noi a mettere la parola fine su alcuni generi cinematografici.
Di fronte a Barry Lindon provo amore, sapete, quel sentimento fatto di riconoscenza e commozione, rilassamento e stupore per la gratuità della bellezza, per essere partecipi al miracolo della grazia, per avere avuto la prova della potenziale grandezza di un essere umano. Nel 75 come 30 anni dopo e come fra altri 30 anni, come tutte le cose immortali che qualche artista deve fare anche contro ogni logica commerciale perchè sente di dover obbedire solo all'ansia di perfezione del proprio daimon.
Dissento dalla lettura meramente formale ed estetizzante che tanti suggeriscono. E' un film dolorosamente profondo, che ci dice che le donne e gli uomini si devono proteggere dalle proprie emozioni per non rimanere ustionati, per non essere travolti dalle loro conseguenze sociali e perchè imparano che la bellezza è effimera - anche quella dei propri ideali-, l' amore passa o non è ricambiato, il bene è un concetto alquanto relativo, nessuno è disposto a riconoscerci per quel che crediamo di valere, e per finire la morte trionferà sempre e comunque.
Morto Dio la ragione prova a far luce con un candelabro tremolante, tenta di ordinare la natura in un giardino geometrico all' italiana, formalizza ogni minimo evento della vita di ogni giorno, codifica gli abiti e le movenze, cristallizza la bellezza per illudersi di possedere qualcosa di eterno. E tu Stanley continui a regalarci questa illusione con la perfezione della tua arte.
Ogni scena si può guardare come un quadro ma non nel senso che è statica, nel senso che vi si scorgono nuovi particolari, nuove interpretazioni e sfumature, e se ci si concede di vivere la prorompente sindrome di Stendhal che il sublime tappeto sonoro libera senza ritegno, anche vertiginose profondità emotive.
Due scene a caso fra tutte:
Lady Lindon e Mr. Barry si guardano in silenzio sul tavolo da gioco, sfacciatamente, ma quasi con tristezza, con dolore, come se vedessero ognuno il proprio scheletro, come se afferrassero l' assoluta ineluttabilità non solo della propria attrazione ma anche del dolore che questa porterà, come se percepissero insieme il culmine della propria bellezza, la sua irripetibilità e il suo disfacimento in atto.
Mr Barry a cena da una ragazza tedesca col bambino che lo prega di restare, solo per pochi giorni; lui dà un nome falso, è un falso ufficiale, sta scappando dalla guerra, il cuore di lei ci verrà detto dopo è stato assalito e occupato varie volte da soldati di passaggio prima di Barry; eppure in quel magico irripetibile istante ecco una sacra famiglia, gli occhi di lei implorano, esprimono tutta l' assurdità e il dolore della guerra; nella scena il bambino è delizioso, assolutamente naturale, si lascia imboccare e guarda i due grandi che si baciano: è il wallpaper del mio PC.
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