Ho letto le diverse recensioni su Rattle and Hum evolevo dire che questo film-documentario è semplicemente favoloso,coinvolgente,emozionante!!L'album allora fu molto criticato per la presenza di stili troppo diversi,mentre oggi molti sostengono sia uno dei piu' album della band irlandese....naturalmente concordo in pieno!Credo che gli U2 sia davvero il gruppo rock piu' influente degli ultimi venti anni....le loro canzoni sono qualcosa di straordinario sul piano del suono e ancor di piu' sul piano dei contenuti...provate a tradurre i loro brani e scoprirete quanto Bono sia poetico,profondo....addirittura considerato dal nobel Seamus Heaney(poeta e letterato irlandese)un grande poeta contemporaneo,per la profondita' di testi e pensieri;per quanto riguarda gli altri gruppi,si',lo ammetto tecnicamente superano le capacita'di The Edge,Adam Clayton e Larry Mullen....ma mancano di quel qualcosa che invece i tre hanno:quel modo particolare di suonare che da' fortissime emozioni!Vi ricordo che inizialmente quando i quatto si unirono...l'unico a saper suonicchiare era Adam Clayton...gli altri erano poco pratici..quasi scarsi e Bono comincio' a cantare solo perchè gli altri ruoli all'interno della band erano stati gia' assegnati...ma subito ebbero grande risonanza,il primo album "BOY" aveva un suono che mai nessuno aveva sentito prima........e di li'..la storia la conoscete!!Volevo concludere riportando una poesia di Bono:"Flussi di coscienza sulla poesia"."Mi gira la testa....potrebbe fermarsi al cuore palpitante di John Donne,al suo ballo lento e funebre,oppure potrebbe fermarsi ai colori di Shelley:"giallo e nero e pallido rosso insolente".Fammi pensare..gli"angeli della pioggia e del lampo"sono sempre stati con me...Keats era una droga,il suo eccesso è riuscito a farmi sedere accanto a Maeve O'Reagan quando avevo sedici anni...ci ha quasi incollati insieme..Quando la giovinezza ci abbandono',ci sentimmo radicati nel suolo grigio e pietroso della piazza ordinaria di Kavanagh...Temevo Yeats come Dio..si vestivano nello stesso modo..fu "in mezzo agli scolaretti"che sognai a occhi aperti una torre da cui potevo vedere in lungo e in largo le sue poesie..in ogni modo..Anche se sono irlandese furono le parole di un'americana a risuonare come una campana nel mio paradiso..e..inferno..nel 1974-"sentii un funerale nel mio cervello"..questa processione di parole mi segui' fino alla tomba di mia madre e poi fino a quella casa non piu' posseduta dal suo spirito..un posto secco e freddo proprio come la poesia di Emily Dickinson..la sua poesia,una marcia lenta con selvaggi silenzi tra la grancassa e il tamburo che tengono il tempo come un occhio che sbatte lentamente e avrebbe il coraggio di guardare la morte dritta in volto,mentre quello che volevo fare io era "andare via".Bè che ne dite?