La terra e’ oramai alla fine dei suoi giorni, tempo cento anni e poi il genere umano perira’ assieme al suo pianeta…perche’ cio’ non avvenga sono state lanciate delle alghe “geneticamente mutate” (mi ricorda Austin Powers) su Marte, per produrre ossigeno, e permettere agli umani di lordare anche il “Pianeta Rosso”. Qualcosa va storto pero' e la produzione di ossigeno cala rapidamente senza un apparente motivo…soluzione?? Si manda su Marte un gruppo di superscienziati cazzutissimi, che si faranno decimare, ma torneranno indietro con risposte strabilianti.(magari)..Cosi’ Carrie Anne Moss, Val Kilmer, Tom Sizemore e altri comprimari meno “fighi" partono alla ricerca delle tanto agognate risposte……perche’ e’ logico, dalla terra simo tutti ciecati si riesce a mandare superastronavi su Marte in 180 giorni (oggi ci vorrebbero 10 anni) ma non si e’ in grado con un telescopio di vedere cosa succede sulla superfice Marziana..Questa la trama strausata, stravista, straripetuta e il film e’, ahime’, come ce lo avevano descritto oltreoceano, ma con delle aggravanti, il regista e' completamente latitante, sembra che abbia chiuso gli occhi per tutto il tempo della lavorazione e a dire il vero penso che manco si sia letto il copione, nella sceneggiatura ci sono dei buchi paurosi che nemmeno il groviera, ( almeno quello si mangia), la musica e' incollata qua e la a caso.Complimenti..Note positive???Sicuramente gli attori, non tutti pero'...si salva sicuramente Val Kilmer bravo nella sua parte...Tom Sizemore, non nella migliore condizione, riesce comunque a portarsi a casa la paga mentre una nota a parte merita la bella Carrie Anne Moss, ineguagliabile nell'indossare canottine e completini spaziali vedo non vedo, insuperabile nella piu’ eloquente scena della doccia, la recitazione....ops doveva recitare????Gli altri attori inguainati in personaggi non ben definiti ci lasciano presto nel film e non si fanno certo ricordare per particolari performance (menomale).Una nota molto, ma molto positiva e' il robot Amee, completamente animata al computer con movenze feline, e una credibilita' che fa impallidire i prodi scienziati in quanto a recitazione, peccato che sia usata solo e sempre per dare un senso ad una storia che si fara' presto dimenticare..ConclusioneeIl pianeta Marte ce lo siamo visto in tutte le salse comiche, serie, tristi, melodrammatiche, ma ancora non c'e' stato nessuno capace di appassionarci veramente. Peccato..