Non riesco ancora ad immaginare come mai sono stato il primo a dare un opinione a questo film, mi stupisco che la società di oggi(specialmente i giovani)abbiano perso la cultura del vero cinema d'autore, preferiscono dare 200 opinioni sui film horror di serie B piuttosto che parlare di un capolavoro come Il grande dittatore che a distanza di 60anni riesce ancora ad insegnarci i valori della vita e a dare una lezione di cinema a questi registi odierni che non riescono a produrre niente di simile.
Charlie chaplin è il vero genio della cinematografia contemporanea, colui che attraverso la comicità riesce a raccontare fatti drammatici, l'unico che riesce a farti ridere e piangere allo stesso momento, questo film è il padre di tutti, la sua mimica straordinaria e le scene comiche attualissime ci raccontano la tragedia del nazismo e del suo re, cambiando i nomi e i simboli(due croci invece che il simbolo nazista e Napolion invece che mussolini)chaplin descrive perfettamente il rapporto tra il dittatore tedesco e il duce, ogni scena comica del duo è una rappresentazione di come potevano essere i rapporti reali tra loro, ma l'autore non si dimentica di far vedere le sofferenze degli ebrei molto drammatiche, e tutto ciò anche se molto drammatico viene farcito con una comicità unica,genuina che fa ridere e risalta ancora di più il lato oscuro del nazismo.. la vera perla del film è il discorso finale del barbiere ebreo vestito da hitler che parla al popolo.. in quel momento finisce il film comico è inizia un momento drammatico puro, un discorso che oggi è significativo come allora,un momento di vero cinema e drammaticità una lucidita unica nelle espressioni e nei dialoghi.. oggi la parola capolavoro si usa troppo spesso e ci si scorda di valutare questi film che sono gli unici veri capolavori che tutti dovrebbero vedere, spero che seguiranno altre opinioni oltre alla mia perchè non è giusto che questo film venga ignorato. Voto 50.
E'una vergogna che l'edizione restaurata di questo straordinario capolavoro di chaplin, uno tra i miei film preferiti, non sia stata proiettata in nessun cinema della campania... il film è a dir poco geniale e da museo del cinema è la scena finale in cui chaplin fa trasfigurare hynkel in un grido di dolore e di speranza. imperdibile per chi veramente ama il cinema, uno dei maggiori capolavori di ogni epoca.
Una commedia di ottima fattura con un superlativo C. Chaplin. Benché siano più riuscite le parti in cui impersona Hynkel rispetto a quelle ambientate nel ghetto, la pellicola si attesta su alti livelli per tutta la sua durata. Lo scopo però oltre che far ridere è far riflettere: le aspre critiche mosse ad Hitler tramite la sua parodia e il toccante monologo finale ne sono la prova. E posso affermare con certezza che tale obbiettivo è stato ampiamente raggiunto.
Quando Chaplin, ormai molto vecchio, andò a ritirare l'oscar alla carriera disse alla moglie:"I miei film ormai sembreranno vecchi". Ma vecchi per chi, o grande Chaplin, io ho 20 anni e li amo! E questo forse su tutti, qui hai dato la voce a Charlot dimostrandoti imbattuto pure nell'era del sonoro. Perdona la mia ignoranza: fino ad un paio d'anni fa sapevo appena chi fossi...questa società moderna non ti ha lasciato molto spazio, però mi stò rifacendo guardando tutti i tuoi film. Non tramonterai mai, però in questo film ti sei veramente superato. Sarà la somiglianza, saranno i 4 giorni di differenza , saranno quei baffetti o sarà che quando creasti il vagabondo lui lo era davvero, ma le strane coincidenze tra te ed Hitler mi colpiscono molto e mi fanno pensare che tu sei stato il suo contrario: l'Antihitler.