perché solo in un film sotto regime di legge marziale, almeno credo, un civile può imprigionare un militare
ma è un bel film, con un messaggio sbiascicato a mezza voce, quel dire che alla fine solo chi ha fede vince, quel pregare il Padre Nostro e insieme dire Inshallah
è un film d'azione, un thriller da cui non mi aspetto di sapere e capire il perché del terrorismo, il perché di un anniversario, oggi 11 settembre 2004.
complimenti ha chi ha scritto nel 1998 una storia dove la CIA sostiene gli oppositori a Saddam, dove gli ex alleati traditi diventano abili nemici grazie anche alle lezioni imparate
se un documentario come Fahrenheit 9/11 viene visto come se fosse un film, forse questo film dovrebbe essere visto anche come un documentario
ma alla fine, purtroppo, rimane solo un film, dove i buoni vincono sempre quando mancano 2 minuti ai titoli di coda
Parte con molte pretese, ma si trasforma ben presto in un ammasso di luoghi comuni; sotto tono il cast, con un Willis che non convince neanche a pagarlo...
L'idea è buona, ma lo sviluppo della trama è deludente, banale e scontato. Buona prova di Washington, ma Bruce Willis pare essere passato di lì per caso... E poi cominciano le solite americanate che rendono un film "serio" il solito polpettone a stelle e strisce!
Trailer italiano (it) per Tatami - Una donna in lotta per la libertà (2023), un film di Zar Amir-Ebrahimi, Guy Nattiv con Arienne Mandi, Zar Amir-Ebrahimi, Nadine Marshall.