HUNGRY HEARTS è un film bellissimo, angoscioso, ma coinvolgente. La recensione di filmup parla di film dell'orrore e lo è davvero, anche se sullo schermo non compaiono mostri, fantasmi o vampiri, ma solo le fissazioni e le nevrosi di una neomamma che sfociano nella follia e nell'inevitabile tragedia. Leggo che i vegani si sono offesi per questo film, ma per me sbagliano. Il fatto che la protagonista lo sia è un dettaglio pressochè insignificante, rispetto a tutte le altre situazioni. Fantastica la scena iniziale nel bagno del ristorante cinese; da urlo l'interpretazione di Alba Rohwacher che per me è insieme alla Golino, la miglior attrice italiana.
A me questo film è piaciuto molto! Nonostante i precedenti film di Saverio Costanzo non mi abbiano entusiasmato questo gli è riuscito proprio bene! L'argomento è difficile da trattare,ci sono temi complessi come una maternità che arriva inaspettata e forse non si è pronti ad affrontare,le differenze caratteriali fra i due protagonisti,le loro idee sullo stile di vita che portano da una parte ad una ostinazione che rasenta la follia, dall'altra ad una graduale sensazione di impotenza nel tentetivo di risolvere i problemi.Certo questi temi non sono stati sufficientemente approfonditi,ma ci sarebbero voluti altro che 109 minuti..forse il lavoro sarebbe risultato pesante,così risulta più lineare e"pulito".
La critica di una spettetrice vegana cho appena letto non mi convince:a me non pare che ci fosse una denuncia contro la dieta vegana,ma se mai contro chi non sa usare questo tipo di alimentazione in modo corretto anche forte di convinzioni che non hanno nulla a che vedere con lo stile di vita vegano.C'è molto altro dietro il comportamento di Mina ad esempio il fatto che consideri questo bambino 'speciale" ed è questa convinzione che la porta ad essere così determinata nei suoi intenti, una ostinazione appunto che rasenta la follia.
Purtroppo è capitato a me, vegana, di andare a vedere questo film e l'unica cosa che mi sento di scrivere è che prima di incolpare e demonizzare il veganesimo sarebbe meglio informarsi a fondo.
Altro non mi sento di aggiungere.
Non mi avventurerò in un'analisi tecnico-stilistica del film: non ne ho la competenza; né parlerò di come si possa crescere un bambino vegano: anche di questo, non ho idea, anche se mi pare che questo sia l'ultimo dei problemi. Una domanda mi ha tormentata per tutto il film: Mina è una pazza che diventa madre, o una madre che diventa pazza? Perché inscriviamo nel perimetro della pazzia la determinazione a fare del male al prossimo per seguire una convinzione profonda, magari basata su un istinto, come quello materno, che si presume possa essere solo buono: è vero o no?
È vero o no che il dramma di Hungry Hearts si nutre di una forma di integralismo, limitato all'ambito familiare ma pur sempre devastante?
A pensarci bene, il motore delle azioni di Mina è soprattutto la paura: paura del conflitto ("facciamo come vuoi tu, basta che non alzi mai più la voce"); paura che il marito non si fidi di lei, paura che il mondo sporco contamini la sua creatura pura; paura di quello sparo, del cervo morto e del cacciatore nero che si allontana nel buio; paura dei segni presagio di una fine. E allora la domanda si estende, drammaticamente, all'insondabile scontro tra istinto e ragione.
Trailer italiano (it) per Adesso vinco io - Marcello Lippi (2024), un film di Simone Herbert Paragnani, Paolo Geremei con Marcello Lippi, Gianluigi Buffon, Alessandro Del Piero.