Più lo guardo e più mi convinco che non è un film sulla mafia. Al massimo, di mafioso credo ci sia esclusivamente l'ambientazione che serve a Coppola come pretesto per imbastire in realtà una tragedia in tutto e per tutto che non ha nulla da invidiare a quelle del grande william shakespear. Altrimenti (tra le altre cose) sarebbe stato impossibile inserire nel film il fratricidio (di Fredo) da parte di Michael, crimine assolutamente inconcepibile nella cultura mafiosa, mi ricorda più un Giulio Cesare appunto. Infatti Coppola dovette sudare non poco per convincere Puzo ad inserire l'omicidio di Fredo nella sceneggiatura. Sublime opera "teatrale" dove gli attori, per così dire "di secondo piano" in diversi frangenti quasi superano i De Niro, Pacino, Duvall etc.
Vero spartiacque della cinematografia del secondo novecento, prima e non ancora eguagliata vera opera di introspezione dei personaggi protagonisti.
Personalmente ero già rimasta severamente delusa dal precedente(e,pultroppo,premiato con un oscar per la sciatta e patetica interpretazione di Brando...che,in un sussulto di dignità,ha ritenuto suo dovere rifiutarlo)capitolo e,sebbene non immaginassi certo un ulteriore peggioramento,devo dire che IL PADRINO PARTE 2 è,ufficialmente,PEGGIORE del precedente.
Francis Ford Coppollla ha dato ulteriore prova di inetta incompetenza affidando a De Niro un ruolo che,per una riuscità autentica,sarebbe dovuto andare direttamente al bravissimo Raoul Bova ...De Niro non regge il confronto con lui,spiace dirlo ma è così.
Ciò che non convince in questo miserabile fiasco è,innanzitutto,l'inizio:che diavolo c'entra la Sicilia con la mafia americana???la risposta è:nessuna....come da nessuno viene una prova di recitazione soddisfacente a partire da quel miserabile di Al Pacino(e sia scritto senza offesa)che con quel faccione fisso e imbolsito non convincerebbe neanche al festival di Sanremo,figuriamoci in un film...non è degna di nota nemmeno la squallida fotografia di Vittorio Storaro che puzza di stantio come tutto il resto.
...tentare di produrre una recensione nel senso tradizionale del termine. E' cinema allo stato puro, probabilmente il miglior film di sempre.Ognuno è ingrado di trovarci i valori più vicini ai propri. Semplicemnete, l,a perfezione.
E' meglio del primo, pure eccezionale, che è essenzialmente un film di ganster. Il secondo approfondisce maggiormente la psicologia dei personaggi e dei loro rapporti.