Il film si vede con piacere, e talvolta è anche divertente, ma la fine ragazzi... io non la concepisco proprio. Ma perché mai far morire una delle due Hellen?
Film leggero, anche troppo per l'argomento che tratta. Va bene che l'intenzione degli sceneggiatori era evidentemente quella di confezionare una commedia, e che la recitazione stessa della Paltrow, di Lynch e di Hannah è in linea con questo obiettivo (e con questo solo!), ma l'idea di base, particolare ed interessantissima, era un piatto forte che richiedeva un "contorno" decisamente più sostanzioso. Un'interconnessione generale delle nostre vite e delle ricadute infinite e casuali di ogni nostra singola scelta (o casualità), anche lasciando perdere l'effetto farfalla e la teoria del caos, è un argomento troppo importante perchè si finisca, come accade nel film, con uno dei protagonisti che, nonostante abbia appena subito un lutto, ha voglia di fare battute sull'ascensore ad una sconosciuta e di dirle un terribile: "Sù con la vita". Scena davvero orrenda, che ha l'unica giustificazione di collegare le esistenze parallele della protagonista, ma che mette una seria ipoteca sulla serietà di tutto il film che si è appena visto e che in effetti è scivolato via così, piacevole, nulla di più... La trama, pur partendo da un input molto promettente, delude, perchè non riesce mai a coinvolgere veramente lo spettatore. Quindi: commedia di ordinaria amministrazione, con parecchie scivolate nell'ovvio e nel superficiale. Assolutamente non un capolavoro e non da rivedere.
Spesso non ce ne rendiamo conto, ma la nostra vita è legata, nel bene come nel male, ad episodi assolutamente casuali, che possono farle prendere una direzione piuttosto che un'altra. Se n'è accorto Woody Allen che nel 2005 ha realizzato il bellissimo (e drammatico) Match Point. Nel 1998, però. Peter Howitt ha scritto (benissimo) e diretto una commedia che, senza mai essere banale, ha messo in evidenza lo stesso tema. In più ha realizzato un film che si snoda su due binari assolutamente paralleli: geniale. Aggiungiamo a tutto questo l'ottima prova di un cast di grande valore, in cui spicca la straordinaria Gwyneth Paltrow. Ne esce fuori un film davvero notevole, un (piccolo) capolavoro.
il film un autentico capolovaro, l'idea genialissima, "sliding doors" è tutta la nostra vita, piena di "porte non attraversate" di destini che sarebbero cambiati...di incroci...insomma il film: originale, gradevole, ben fatto, ottima interpretazione degli attori...da vedere e da rivedere...pensando un pò che poi tanta fantasia potrebbe non essere...
Chi non ricorda la vecchia serie "Ai confini della realtà"? Ai più esperti non potrà essere certo sfuggito che questo soggetto fu realizzato già trent'anni fa. Tuttavia non reputo “Sliding doors” un plagio: in fondo, in letteratura fantastica è già stato detto tutto; la bravura sta nel dirlo meglio ogni volta, e questo ne è un esempio.
USA, 1998