Improbabile protagonista che sembra tratteggiata apposta per risultare sgradevole: sciatta, mangia come un animale, inespressiva completamente, perenne sguardo porcino perché nella vita sembra interessarle soltanto il sesso, con uomini o donne.
L'altra ragazza invece, l'artista, si rivela più sensibile e matura, ma da sola non basta a tenere in piedi un film che ruota appunto intorno ad un personaggio vuoto e fastidioso.
Ho apprezzato molto "Venere nera" dello stesso regista, ma con questo non ci siamo, le scene esplicite poi sono superflue e di cattivo gusto, a volte sembra di vedere un porno più che un film che ha la pretesa di essere introspettivo e di scimmiottare il cinema verité d'antan, ma risulta solo di cattivo gusto e non lascia niente.
ciò che mi ha colpito di questo film è il suo realismo praticamente totale. E' un film un pò "voyeur", passatemi il termine. Poi ho capito perchè. Leggendo varie interviste ho letto che le scene d'amore non sono assolutamente coreografate e, soprattutto, non c'è una sceneggiatura di base. Il regista ha dato loro il copione per poi dire "dimenticatelo!". Ha fornito loro solo qualche indicazione di base, ma i dialoghi sono per la maggior parte improvvisati. Ecco da dove viene tutto questo realismo. Semplicemente geniale! Coraggioso e geniale il regista, ed eccellenti le due attrici... senza di loro questo film non sarebbe mai stato così bello. E per favore, dimenticate che è una storia omosessuale. Di omosessualità si parla veramente poco. Si parla di amore, di vita, di sentimenti. Veri e crudi. 10 e lode.
L'ho visto nella settimana di Cannes a Milano in versione originale e in francese sottotitolato. Ho visto il trailer italiano da cui è stata espunta la fugacissima scena di sesso del trailer internazionale e dunque non vorrei che la versione italiana sia mutilata: per una idea di pruderie che appartiene ai bigottoni ministeriali e ai distributori ma non certo al pubblico italiano, che è libero e aperto. Anche perché le scene di sesso del film fra le due ragazze sono i momenti più belli, toccanti e commoventi, il vero punto centrale del racconto.Per il resto c'è una telecamera incollata alla realtà e che la realtà racconta in maniera scabra e dolente. Non ho potuto fare a meno di pensare al misero confronto con "La grande bellezza" di Sorrentino, magniloquente, inutilmente virtuosistico, debole, senza verità e senza - paradossalmente - nessuna bellezza.
Se questa roba e'0 grande cinema...allora PIF merita tre Oscar.Un bel film di classe cosiddetto pornografico ma con luci giuste,lingerie giusta,interpreti che fanno bene quelle cose,beh e' tanto di meglio che squallore come questo. Amore questo? No, questo e' vizio. e' morbosita', e' devianza e basta. Minimamente scandalizzato ma annoiato e infastidito dalla miseria di certe scene stantie senza atmosfera senza passione ma solo con istinto di cagne in calore e basta. Dove sono Corinne Clery? Lilli carati? Dovrei aggiungerne altre 100... Guardatevi un film della Littizzetto... per lo meno durano poco!!!!
Cercando di riassumere in due parole un'opinione su questo film, si potrebbe dire che il titolo "Vita" di Adele sia quanto meno presuntuoso e ambizioso.... della "vita" di una persona c'è ben poco; c'è, soprattutto la storia d'amore, con un'attenzione più che particolare all'aspetto sensuale/passionale. Il resto della "vita" è davvero superficiale e tagliato con l'accetta, con dei vuoti temporali pazzeschi che, probabilmente, nelle intenzioni del regista rappresentavano aspetti della vita della ragazza decisamente trascurabili. Il film si dilunga per tre ore su dettagli che poco aggiungono alla storia, in alcuni momenti si ha l'impressione che l'unità di tempo adottata sia quella reale, soprattutto nella scena di sesso tra le due che è davvero interminabile e indisponente, con il pubblico in sala che rideva per il prolungarsi della situazione assolutamente fine a se stessa.
Anche se l'intento del regista non era certo quello di narrare una storia d'amore gay, il tema dell'omosessualità è ridotto comunque agli aspetti più banali e folcloristici degni di un film di 50 anni fa: le due cene in famiglia sono di una stupidità unica e secondo il recensore di filmup, dovrebbero servire per far vedere la differenza di accettazione a seconda del livello sociale... tutto scorre liscio nella medio alta borghesia che mangia ostriche e invece tutto tace nella piccola borghesia che mangia spaghetti (ebbene si, accade questo!) nel 2013???? ma fatemi il piacere!!!! I casi in cui nella realtà accade l'esatto contrario non si contano... E poi le incongruenze: il ragazzo gay in classe di Adele non ha alcun problema e non subisce alcuno sfottò, mentre Adele si ritrova addirittura a fare a botte con una compagna (e per fortuna che siamo nella progreditissima Francia...), per non parlare delle solite scene del gay-pride (CHE TRISTEZZA) che incombono in ogni film in cui viene narrata una storia gay... E poi questo parlare di gay sempre in un contesto artistico/intellettual/snob/chic... Perfino "I Simpsons" hanno sdoganato più di 10 anni fa l'argomento, rappresentando una storia gay all'interno di una acciaieria!!!
E infine... CILIEGINA SULLA TORTA: come nel peggior film di quarta categoria la lesbica finisce SEMPRE a letto con un uomo!!! Dopo averci propinato un minutaggio impressionante di scene di sesso saffico in ogni posizione con orgasmi multipli, la ragazza, improvvisamente, va a letto con un uomo... stereotipi su stereotipi.
Non si tratta certo di un film da buttare, ma gli osanna che sono stati levati a questa pellicola sono davvero eccessivi e vorremmo vedere il coraggio dei recensori di parlare fuori dal coro...
Il voto è volutamente esageratamente basso per livellare i 10 che di sicuro verranno dati alla pellicola.
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(6/10)
