E' un buon prodotto, ben fatto e ben recitato.
Si incentra maggiormente sulla psicologia dei personaggi, ma ho preferito di gran lunga la prima trilogia ovvero la prima trasposizione del film.
La figura di Lisbeth è troppo "morbida" anche se ben delineata.
Quello che, a mio parere, è stato messo in evidenza maggiormente su tutto il resto è la relazione tra il giornalista e la hacker che contiene anche una screziatura romantica.
Comunque un bel film.
Credo che non si potesse fare di meglio.
Il libro ha una trama molto complessa, non sarebbe stato possibile trasferirla tal quale nei tempi di un film.
Anche i personaggi li ho trovati abbastanza fedeli al libro.
Nel complesso un buon film.
Bellissimo film. I personaggi sono perfettamente aderenti a quelli immaginati dall'autore della trilogia, secondo me.
Lisbeth io me l'immaginavo proprio così. Scontrosa, iperproblematica, con un fisico acerbo di adolescente e con quel visino li. Questa e' la Lisbeth immaginata da Stieg Larsson nei testi della trilogia!
Chi ha amato i libri di Larsson rivivrà in parte le emozioni vissute nella lettura, compresa la scena della violenza a Lisbeth da parte di Bjurman che e' davvero forte, violentissima e traumatica.
Consigliatissimo.
Rooney Mara ancora più inquietante di Noomi Rapace. Daniel Craig perfetto nel ruolo di Mikael. gli attori di contorno più incisivi. la regia più incisiva. mi era piaciuta la versione europea. ma anche il remake hollywoodiano merita. il finale non rispecchia esattamente il libro, ma glielo perdoniamo a Fincher. fantastica la sigla d'apertura
Da molto tempo non si vedeva sugli schermi un bel thriller per adulti come quelli che si facevano un po' di anni fa (ricordate Seven, dello stesso regista di questo film?). Pur non essendo paragonabile al titolo appena citato, che secondo me resta un capolavoro, Millennium e' un ottimo film. E' molto lungo, e data la complessita' della trama non poteva essere altrimenti, ma e' scorrevole, avvincente e ben comprensibile anche a chi non ha letto il libro di Larsson. Riesce a creare la giusta dose di tensione, di pathos e di immedesimazione nei personaggi, eliminando parte dell'eccessiva prolissita' del romanzo (e anche tradendolo in alcuni punti, ma spesso e necessariamente i grandi autori lo fanno, perche' il loro e' uno sguardo personale e non pedissequo). Non farei quindi paragoni ne' con il libro ne' con la precedente pellicola svedese: si tratta di un grande film a se stante, ottimamente realizzato e con attori perfettamente in parte. Da vedere per chiunque ami il genere thriller, e anche per chiunque voglia finalmente alzarsi dalla poltrona del cinema soddisfatto di aver speso bene i soldi del biglietto.