Un film fatto in economia incentrato su un megalomane brutto, saccente, pieno zeppo di autostima e proprio per nulla interessante. La scenografia non esiste. Parla solo il protagonista che si comporta sorridendo come se al mondo soltanto lui debba morire lasciando un segno su questa Terra. Non sa neanche distinguere i maggiolini dalle coccinelle. Dice infatti che i maggiolini hanno i puntini. Quelle sono le coccinelle, ignorante. In conclusione: noia mortale, soggetto concepito da un cervello piccolo piccolo.
Adoro Terzani e ho letto tutti i suoi libri.
Questo film non serve a nulla e non aggiunge nulla al libro.Meglio leggers1 quello.........
Inoltre trovo Ganz Irritante. Non rende bene Terzani, neanche un Po'......
Per una volta voglio giudicare un film più dal contenuto che dalla sua realizzazione, peraltro ottima con un grande Bruno Ganz nei panni di Terzani ormai alla fine dei suoi giorni, un convincente E. Germano a interpretare Folco, una bellissima forografia a ritrarre il 'piccolo Tibet' di Orsigna e, last but not least, una regia sapiente, mai retorica o pedante. Il contenuto sta essenzialmente nel personaggio di Terzani, nel suo rapporto con la morte imminente attraverso le frasi che molti di noi hanno letto nei suoi libri (specialmente Un altro giro di giostra) durante il dialogo con il figlio Folco; presenza discreta ma fondamentale, come in tutta la vita del grande giornalista, la moglie Angela. Ganz era particolarmente ispirato e ha recitato la sua parte col cuore, si vedeva. Il tempo del film è volato e alla fine ho visto in sala gente con gli occhi umidi. Fa bene vedere film così, a risollevarsi dalla mediocrità che permea ormai l'intero universo.
nel libro da cui il film è tratto, la malattia di Tiziano Terzani non l'ho mai percepita così invalidante, come fosse "naturale" ammalarsi di tumore (la potenza della scrittura). nel film, invece, la malattia si vede e senza sconti (la forza delle immagini). e questo rende ancora di più l'eccezionalità dell'uomo Terzani. bellissimo il legame tra Tiziano padre e Folco figlio che nella fine si ritrovano e finalmente si capiscono. forse, l'inizio è anche questo
A parte la noia mortale, se chiudi gli occhi e ascolti solo la traccia audio non ti perdi proprio nulla...allora a che serve andare al cinema?
decisamente sconsigliato...piacerà forse solo a qualch radical-chic...