La storia di Precious, che cresce in condizioni terribili, sembra lasciare poche speranze, invece la ragazza, apparentemente apatica, è piena di coraggio e tenacia. Una brutta storia che, forse, non è tanto rara, si evolve verso il riscatto. Buone le interpretazioni, senza nessun cedimento al pietismo.
E' difficile immaginare una situazione più difficile per un'adolescente: povera, di brutto aspetto, violentata dal padre da cui ha avuto due figli di cui una handicappata, insultata pesantemente dalla madre...
Eppure questa ragazza non perde la voglia di sognare, affronta le difficoltà con coraggio e in modo quasi naturale, alla fine madre affettuosa dei suoi figli-nipoti; se mi ricordo bene c'è solo una scena in cui piange. Mai il regista indulge nel compatimento o nel giudizio morale sui personaggi e questo è per me un gran merito.
Un film duro, da non perdere.
Un pugno alla bocca dello stomaco che non riesce a lasciarti indifferente. Ben caratterizzato ogni personaggio. Regia originale. Da vedere sapendo di non andare incontro ad una piacevole serata in compagnia di un film leggero, ma consci di vedere un film di denuncia di ciò che troppo spesso si finge di non vedere e di non sentire...nella speranza della riscossa dell'happy-end.
la storia è stupenda quanto crudele.tanti temi affrontati tra cui analfabetizzazione,violenze sessuali(incesti)e personali,degrado,diversità,omosessualità,povertà... ma allo stesso tempo sogni,speranze e forza di lottare per le persone che si amano anche quando nella vita tutto si è ricevuto tranne che amore.un film "tosto" che poteva divenire un capolavoro del cinema ma che resta solo un bel film-documentario di una storia se non vera(poichè non lo so)almeno verosimile.tuttavia bellissimo il finale e commuovente sia il discorso con l'assistente sociale che lo sfogo della protagonista: "Why me?"
Il film unisce la crudezza delle violenze ad questi sogni di speranza.
Ma di fatto non c'è trama.
Lasciare impietosito lo spettatore con un documentario di violenze arricchendo con il lato oscuro del magnifico mondo di amelie non basta a rendere il film piacevole.
Certo, vedere dove porta la cattiveria ci aiuta a rifasare il nostro metro di misura delle disgrazie...e a curarci da un pò d'ingenuità?
Ma un film non è una medicina. Lo vedo se mi da sensazioni positive. Se mi sento una persona migliore...magari anche solo un pò.
No, niente di tutto questo. Non è stato picevole e non mi sento una persona migliore.
Ho semplicemente spostato un pò oltre il limite di violenza familiare conosciuta.
Do' 6 per abbassare ma a 7, scarso però, ci arriverebbe.