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Splice

Opinioni presenti: 41
Media Voto: Media Voto: 5.5 (5.5/10)

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Merita solo critiche!!

(5/10) Voto 5di 10

Sicuramente tratta delle tematiche molto attuali e cariche di fascino e mistero. Il problema è che l'implementazione nel film di questi concetti non rende, avviene tutto troppo superficialmente, senza ripercussione sul mondo esterno. Se ciò sia voluto o meno non giustifica il fatto che l'argomento non sia trattato in modo verosimile!! Mi aspettavo dialoghi di tutt'altro genere e l'intreccio della vicenda mi è apparso povero di ingegno!! Essendo un amante del genere fantascienza non posso, per coerenza, reputarlo orribile ma di sicuro è risultato al di sotto delle aspettative!!



Enrico, 23 anni, Torino.




Della serie "già visto"

(5/10) Voto 5di 10

Mutazioni, esperimenti genetici, scienziati pazzi....nulla di nuovo sotto il sole. Trama non proprio originale condita con strafalcioni da far inorridire qualsiasi studente di biologia al primo anno. Il risvolto semi-horror finale lascia un po' spiazzati.



Guido, 39 anni, Bollate (MI).




Osceno

(2/10) Voto 2di 10

Il regista con questo film ha sicuramente comunicato che.... gli esperimenti oltre il limite sono davvero pericolosi e certe cose è proprio meglio evitarle...ma...vi consiglio proprio di evitare di guardarlo questo film perchè è bruttissimo.



Federica, 22 anni, Cagliari (CA).




Le mutazioni pericolose.

(7/10) Voto 7di 10

Splice, l'ultimo film del canadese Vincenzo Natali, dodici anni dopo il suo debutto con The Cube, torna con una storia che rispolvera l'ormai classico connubio tra scienza ed etica che porta alla fatidica domanda: fino che punto è giusto violare la natura per perseguire fini pur sempre nobili? Il film parte con toni inquietanti, a cominciare dai titoli di testa cupi, per poi aprire con una soggettiva da parte di Fred, il mutante dalla forma vagamente fallica. Fin da subito grazie ad una fotografia sgranata dai toni dark, Natali offre una concezione visiva affascinante dal punto di vista estetico (niente male per un genere che di solito tende ad abusare degli effetti speciali per creare effetti visivi di forte impatto). Fred e Ginger sono le creature di Clive ed Elsa, novelli Frankestein che, in nome della scienza, decidono di diventare i sostituti di Dio e creare una nuova vita che va al di là della scoperta scientifica. La prima parte del film è incentrata sulla vita di Clive e della sua compagna, tra lunghe ore passate in laboratorio al ritmo "di musica fascistoide per ritardati" e vita privata fatta di progetti. La voglia di sperimentare nuove forme di vita ha il sopravvento, e poiché (si dice) la tentazione è donna è Elsa a prendere l'iniziativa, è lei che vuole andare oltre la conoscenza per poi sempre spingersi oltre le leggi della natura. Così nasce Dren, metà umana e metà animale, essere che finisce per diventare una sorta di figlia per Elsa. Infatti l'aspetto più interessante del film è la dimensione psicologica dei personaggi che non viene trascurata: Elsa ha avuto un'infanzia infelice e un pessimo rapporto con sua madre, e trasferisce la sua voglia di affetto e di riscatto nei confronti della genitrice diventando lei stessa una figura materna per Dren. Elsa è l'elemento più forte all'interno della coppia, finendo per trascinare con sé Clive, poco incline a opporsi al suo volere. Dren invece sembra una bimba diversa, spaurita che sogna solo la libertà e vorrebbe essere poi amata una volta divenuta adulta. Questo elemento femminile che tende a dominare nel corso del film è interessante inserito nel genere fantascientifico, e conferisce un aspetto originale alla trama. Purtroppo poi la storia comincia un po' a tirare il fiato, tende a scadere nel ridicolo (la scena erotica tra Dren e Clive scoperta da Elsa, suscita l'umorismo involontario) e allora si preferisce virare nel gore e in un finale da film horror qualunque. Il finale del film comunque fa venire in mente il capolavoro di Cronenberg La Mosca, restituendo un minimo di inquietudine iniziale, ma è parecchio lontano dal mitico film interpretato da Jeff Goldblum. Adrien Brody con il look da ragazzo "sfigato" tende ad assumere un atteggiamento spaesato, mentre Sarah Polley nelle vesti della scienziata "pazza" regge bene il ruolo senza sembrare ridicola, ma è Delphine Chaneàc che ruba loro la scena.Splice è un buon film di fantascienza, pur con le sue pecche e imperfezioni.



Alessandra, 30 anni, Muroni (MI).




Boiata colossale

(1/10) Voto 1di 10

Non ho parole per questo cosidetto film, Adrien Brody ti redarguisco,c oi film che sinora avevi recitato ,che ti sei rinco il cervello? oppure hai finito i soldi? ho speso 1 ora e 40 della mia vita per un'emerita cavolata.



Mario, 27 anni, Tivoli (RM).





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