Brava Anna Giulia! Tu si' che te ne intendi!Io il film l'ho visto, ho 60 anni, e ti confermo che e' un gran bel film.Buona l'idea, bravi gli attori, bravo il regista, intelligenti i dialoghi, indovinato il finale.Attendero' sempre con impazienza le tue pre-critiche. CiaoMaurizio
Una storia discretamente ordinata, mantenuta alta dall'interpretazione magistrale di W.Macy (A Civil action, Il Cliente). La psicanalisi è trattata forse in maniera troppo sbrigativa, come se fosse sacrificata alla trama. Eppure è lei il centro intorno cui ruota la narrazione. Regia e sceneggiatura dello sconosciuto Bromell che, comunque, non delude. Il cattivo Sutherland è sempre azzeccato; Campbell discreta (ma mai ai livelli della trilogia di Craven). Non rimarrà affatto nella memoria storica della cinematografia....pur tuttavia la pellicola vive sulla linearità descrittiva (ciò, al giorno d'oggi, è fortemente apprezzabile). Un cerchio che si apre e si chiude con la seduta dallo "strizzacervelli", prima con il padre paziente, dunque con il figlio. Sullo sfondo, l'amore platonico (forse) del primo verso Sarah e l'affetto , tanto profondo quanto rapido nella pennellata del regista, di quest'ultima riversato su Sammy, figlio del "redento" , e purtroppo rimpianto, Alex.
credo che sia un film fatto veramente bene, con una storia a mio avviso originale.Bravissima la performance di william h. macy, e' riuscito a trasferire l'animo del personaggio che ha interpretato.
Film leggero nomi come Donald Sutherland,la magnetica Neve Campbell e H.Macy sono serviti a tenere in piedi questa storia a dir poco scontata , priva di suspance e addirittura banale .Sicuramente il film avrebbe potuto svolgersi diversamente ,il regista a mio giudizio ha sbagliato peccando di imprevedibilità nel complesso la mia considerazione e' di film mediocre.