Come giustamente si legge nella recensione di Diego Altobelli per FilmUp.com, "il cast è ottimo" (il grande Anthony Hopkins su tutti), ma "la trama è tutto fuorché sorprendente." Ne risulta un film che, secondo me, è certamente "guardabile", ma scontato, lento e praticamente senza traccia di suspence. Spesso addirittura noioso. Mi aspettavo una nuova rilettura della storia dell'Uomo Lupo, come è successo per il recente, bellissimo Sherlock Holmes di Guy Ritchie.
Il film non e' poi così male,ma, fra le altre cose,risulta poco approfondita la psicologia dei personaggi e prima fra tutti quella di Del Toro-Wolfman: che ne e' del conflitto interiore tra istinto malvagio del mostro e quanto di umano vi e' rimasto? Molto belle le ambientazioni gotiche, le quali danno al film una palpabile atmosfera di decadenza, di pari passo con la decadenza dei due uomini lupo,padre e figlio.Bellissima poi la scena ambientata nel manicomio, con la trasormazione dell'uomo lupo davanti ai saccenti medici e la successiva fuga fra tetti e strade di una Londra ben ricostruita con la computer grafica. Del Toro inoltre, all'inizio della pellicola appare incredibilmente a suo agio nell'interpretare un ruolo cosi' distante da quelli ai quali ci ha sinora abituato ( vedi Traffic e Paura e delirio a Las Vegas ), ma dopo una mezz'ora non si puo' non constatare come la sua espressione sia sempre uguale :
mi sarebbe piaciuta un'interpretazione un po' piu' brillante e,perche' no, cattiva, con qualche cenno di compiacimento per l'acuirsi dei suoi sensi ( vedi Nicholson in The Wolf ). Infine credo che alcune scene siano un po' troppo e inutilmente, splatter ( teste fracassate o mozzate, budella sparpagliate ecc. ). The Wolfman e' comunque un film guardabile, niente di eccezionale, ma a mio modesto parere, sufficiente. Voto 6 1/2, ma visto che non e' possibile, voto 6.
Con tutto il rispetto per chi ha scritto la recensione...ma forse io ho visto un altro film...a me e' sembrato una mezza schifezza onestamente. Un film che, nel tentaivo di essere fedele all'originale, scade involontariamente nel ridicolo e nel trash...Veramente scadente....
Dopo aver scansato l'altro pacco dell'anno, ossia
"paranormal activity", visionandolo in divx, sono invece caduto in trappola con questo "wolfman". essendo un grande fan dell'uomo lupo, non potevo perdermi questa nuova produzione, oltretutto interpretata da del toro, uno degli attori che preferisco. ebbene, concordo con un altro lettore che, in riferimento alla recensione di filmup, si chiede, con tutto il rispetto, che film abbia mai visto il recensore. per me il film è assolutamente deludente. inizia bene, belle ambientazioni e giusto mistero, ma poi si perde completamente, trasformandosi in una giostra hollywoodiana, con continue citazioni a "lupo mannaro americano a londra" e addirittura "king kong". il talento di del toro viene sprecato, da sè stesso direi, visto che è tra i produttori della pellicola, e il nostro buon licantropo viene trasformato in una specie di jason di "venerdì 13" o michael myers di "halloween". non c'è pathos e soprattutto si accenna appena all'affascinante contrasto tra la bestia incontrollabile e l'uomo che la subisce, soffrendo per questo sdoppiamento che non riesce a controllare, che invece era una delle componenti fondamentali del wolfman del 1941. il confronto con l'uomo lupo di lon chaney non esiste proprio, non c'è proprio paragone tra questo di johnston e l'originale del 1941, il tutto è stra-nettamente a favore di quest'ultimo. lì le entrate in azione del licantropo erano contate e col giusto pathos, in questo nuovo è solo un susseguirsi di assalti violenti e sanguinari da parte dello stesso. la sceneggiatura, inoltre, è mediocre e la storia del doppio licantropo, padre e figlio, oltre che stonare, proprio non stà in piedi. ultima nota: nonostante i 70 anni di progressi tecnologici, il volto licantropo di lon chaney, a livello di suggestione e fascino supera di gran lunga quello di del toro. ma ripeto, quello che più infastidisce, è questa tendenza ormai consolidata di prendere per i fondelli lo spettatore con false informazioni sulla pellicola in uscita: anche in questo caso, lo stesso del toro aveva parlato di una pellicola molto fedele all'originale del 1941, creando una certa aspettativa tra gli appassionati. per sincerità avrebbe dovuto dire che questo nuovo wolfman si ispira vagamente all'omonimo del 1941.
gotico, spaventoso, utilizzo di toni cupi (dal grigio al nero). bravissimo benicio del toro che con quello sguardo un pò obliquo incute già di suo un timore reverenziale. insomma, ha il cosiddetto phisique du role per interpretare l'uomo lupo. molto ben riuscito il creare la suspence giocando sui punti ciechi (il vedo nonvedo).