amore, morte, gelosia, incidenti, padri, madri e figli. sentimenti senza censure, lacrime, intrecci, Almodovar fornisce sempre il suo piacevole e anticonformista romanzo d'appendice, che ci piace anche perché è fuori dagli stilemi holliwoodiani, gli attori sono insoliti e a volte un po' pacchiani, come gli interni delle case spagnole, colorati e accoglienti, ma un po' fuori moda.
Un omaggio al cinema, forse un po' forzato, visto che il protagonista è regista e la Penelope un'attricetta che si innamorano mentre girano un film. Si ride e si piange come sempre con i pasticci sentimentali di Pedro.
solo almodovar riesce a raccontare la pelle, il cuore, il dolore la morte...in poche parole la vita. storie che non si possono narrare a parole...come non si possono narrare i sentimenti...i sentimenti si trasmettono e basta e pedro lo sa fare. penelope cruz sempre più bella e brava! dieci e lode! grazie almodovar di farci sentire ancora esseri umani!
Consiglio vivamente il nuovo film di Almodovar: ben diretto e molto ben interpretato (la Cruz, che non ho mai particolarmente amato, conferma la bravura che avevo apprezzato in "Volver"). Non è un noir, nè un melo, è un film di Almodovar e come tale, difficile da catalogare (meno male!). Meno scoppietante di Volver e sicuramente diverso (e a volte ahimè non all'altezza) dei suoi incomparabili primi film, vale comunque ampiamente il prezzo del biglietto!
Un altro bel film di almodovar; ma classico davvero: dalla autoreferenzialità (il gazpacho, il letto in fiamme)alla memoria irriducibile e irrununciabile di un grande rossellini, col gesto della bergman (non si vede niente -ma-viene-la-pelle-d' oca)che si gira davanti ai due corpi carbonizzati.
e penelope cruz, perfetta musa per il regista, figlia di una angela molina grigia e anziana. la qualità della pellicola rimane alta (anzi, oso dire che tecnicamente è più alta del solito) ma certamente gli aficionados della tensione grottesca di alcuni film di pedro saranno rimasti delusi; personalmente ho apprezzato moltissimo l' omaggio che almodovar dona alla settima arte con questa pekllicola. e' come vedere l' opera d' arte che vale per seè stessa, è una sua propria realtà. non è la trama, non il racconto: l' amore qui è perfetto pretesto per raccontare il cinema.
Ho visto quasi tutti i film di Pedro Almodovar e molti li ho anche rivisti..ma questo non sarà fra quelli. Ottima la regia, belle le immagini, il montaggio, la recitazione...allora cosa manca? A me è mancato quello che mi aspetto da Almodovar: l'originalità, l'audacia, la trasgressione e, ultimamente, anche l'impegno sociale.. Queto non è il Pedro meritevole di oscar di Tutto su mia madre, Parla con lei e Volver, non è nemmeno il Pedro intimista del Fiore del mio segreto.. è stato per me più una replica della delusione provata all'uscita de La mala education.. Per chi ha amato il primo Almodovar ed ha apprezzato la sua evoluzione verso un genere più profondo e sobrio, questa ultima opera, pur perfetta nella forma, lascia insoddisfatti nella sostanza, non è nè carne ne pesce. Forza Pedro, puoi fare molto meglio!!