Che bel film!!! Durante i primi 5 minuti succede tutto e durante tutto il resto del film si cerca di ricostruire quello che è successo nei primi 5 minuti. Non occorrono commenti sul regista, grande come sempre. E bravo anche a Cage, secondo me ha proprio la "faccia" per quel ruolo. Vale la pena di vederlo
grande film..
un lungo piano-sequenza introduce il problema del punto di vista, niente sarà come sembra.. una grande regia..
da notare che il piano sequenza (lunga ripresa senza stacchi) finisce con la morte del senatore.. e da notare il rubino murato nela colonna nell'ultima inquadratura.
..di piu non posso dire, per non togliere il piaceere della visione a chi ancora non ha visto questo capolavoro!
Cage il migliore attore? Sì... forse nel mondo canino! Rende tutto il film senza emozioni, con quella faccia da "recitogiustoperchèmepagano"!Ma... siamo sicuri che sia parente di Francis Ford Coppola? si vede che in quella famiglia il talento salta una generazione... L'unica cosa che mi è piaciuta è Gary Sinise, validissimo in Forrest Gump. Il resto? Un disastro.
Nei minuti immediatamente sucessivi all'omicidio si scatena il talento visionario di De Palma. La carellata dall'alto sugli appartamenti durante la frenetica ricerca di Nicolas Cage non può che consacrare nuovamente il sacro genio del legittimo sucessore ed erede del mitico A. Hitchcock.
Il film nel complesso è fluido e coinvolgente. L'intrigo è intelligente e raccontato in modo dettagliato e mai prevedibile. La molteplice rosa delle possibilità che si prospettano allo spettatore che attonito non può che lasciarsi trasportare in questo vortice esplosivo è veramente innovativa e non può che non rimandarci al periodo d'oro espresso con "omicidio a luci rosse" e ai molteplici richiami al fulgido "Rear Window" di Hitchcockiana memoria. Ma questa sceneggiatura priva di compromessi non poteva essere completata che da un cast di primo ordine dove spicca nettamente la figura imperiale di un ottimo Nicolas Cage in piena forma, che gigioneggia ben più di un Gassman qualsiasi. Egli interpreta straordinariamente questo personaggio combattutto da due fronti dell'interiorità, e nonostante le apparenze che all'inizio potrebbero portare lo spettatore ad avere un'antipatia per questo sgradevole poliziotto corrotto, nel finale non possiamo che alzarci in piedi e urlare "rick santoro siamo con te!". Per quanto riguarda Sinise si dimostra il solito poco espressivo e molto legato al consuetudinario clichet (si veda Ransom- il riscatto, di pochi annni prima, dove il personaggio è forse troppo simile a questo)stemperato solamente da un particolare Forest Gump o da una breve apparizione in "Pronti a morire".
Insomma un film da vedere assolutamente e ringraziare il regista per averci fornito una valida prova della sua bravura che si allontana dalla grigia consuetudine di tanti thrillerucci degni delle sole seconde serate di Italia uno, o La7.