Ciao Daniele, quello che mi rimane sulla pelle del film "Davanti agli occhi" è tutt'altro rispetto a quello che mi hai diligentemente descritto tu. Tutti nel cinema, alla fine della proiezione ci chiedevamo a voce alta "la trama" del film: era un deja vu, l'ultima esperienza nel momento della morte? a me è venuto in mente un quadro di Escher, quello della scala che sale e scende allo stesso momento. Un invito alla riflessione sul tempo, che a volte torna indietro, ed un invito a riflettere se siamo già morti adesso, mentre stiamo parlando tra noi. Morti forse non "civilmente", ma umanamente, culturalmente. Messaggio ben sciorinato dal regista, con le sue inquadrature volutamente lente, ora vicine ora lontane, la pelle di Uma, le sue imperfezioni, i feed back ripetuti, non esplicativi, ma meccanismi necessari per sciogliere la matassa di una memoria che ci sfugge e che non vogliamo riconoscere.
A me è piaciuto.
Ho trovato il film povero, inconcludente e scarso di emozioni. Per certi aspetti cervellotico. Non mi ha lasciato nulla o forse al limite solo un pò di tristezza.
Do 8 perchè sono sicura che del genere ci sia di meglio in giro. ma la storia, la sceneggiatura e soprattutto la fotografia meritano. e' vero, è cervellotico, io l'ho visto 2 volte per capire tutti i meccanismi, ma è valsa la pena.
Forse un po' scopiazzato , però finale a sorpresa non è male , non me lo sarei aspettato , pensavo che la sua irrequietezza fosse dovuta al senso di colpa per il sacrificio della sua amica per salvarle la vita.
Poi però la trama sembra abbastanza chiara , lei muore da giovane e negli ultimi istanti immagina come poteva essere la sua vita. Una donna con un marito e una figlia . Però si nota che al "marito" non ha mai avuto il coraggio di chiamarlo ( e ogni volta che lo chiama al telefono c'è sempre la segreteria di cui parlava ) la figlia è anche lei inesistente per l'interruzione della gravidanza. Mentre porta i fiori, quando le chiedono se è una sopravvissuta lei risponde di no.
Ci sono molti collegamenti ben messi ma il film non da quel qualcosa in più che ti lasciano quelli fatti veramente bene. Darei un bel 7 di incoraggiamento.
Io di cervellotico ho visto poco o niente in questo film , mi sembra tutto molto chiaro.Immaginavo ci fosse un finale a sorpresa ma ho inziato a capirlo dopo una cinquantina di minuti per molti indizi disseminati quà e là dal regista.Pessima la doppiatrice della Thurman,buona la regia e film un po' lento ma intrigante.
Spoiler
La vita da donna sposata non è mai esistita, l'ha immaginata la ragazza in fin di vita, un po' come accade in "Stay il labirinto della mente" o addirittura prima di prendere la decisione di farsi sparare, memore di tanti consigli,citazioni e insegnamenti.Chi non l'ha capito probabilmente al cinema era particolarmente distratto dal telefonino o da qualche amoreggiamento di troppo