Il film è bellissimo, in ogni sua parte, visto come film in se stesso, ma è una storia raccontata sotto gli occhi di una famiglia borghese, la cui visione è certamente differente da chi ha partecipato ad una rivoluzione... Che Guevara, ad es., non era il personaggio crudele che è stato dipinto,in realtà era (laureato in medicina)una persona molto attenta alla Giustizia: ad esempio, prima della fucilazione dei militari di Batista, si assicurò che questi si fossero veramente macchiati di colpe gravissime - omicidi e aberranti torture - mentre nel film è apparso un freddo e cinico escutore di sentenze.
Questo film è qualcosa di spettacolare, partendo dalla musica di sottofondo sempre cubana, dalla presenza degli attori che sn davvero uno spettacolo Andy Garcia che recita davvero bene...Racconta un bel pezzo di storia che tutti nn conosciamo bene..Racconta il periodo della rivoluzione a cuba e qusto è davvero sorprendente...Io consiglio a tutti di vederlo come critica posso solo dire di vederlo e poi giudicherete voi
Fidel Castro e’ un direttore di circo, il comandante Che Guevara un ragazzo arrogante e spietato, che in nome della rivoluzione e’ autorizzato a compiere qualsiasi gesto e nelle poche scene in cui compare lo compie con cinica compiacenza di stesso! Questa e’ la premessa del film!
La pellicola ( politica a parte ) puzza o profuma di caraibi, i ritmi lenti, la salsa e i suoi suoni unici e lamentosi…la fotografia e’ bella, i costumi e il locale evocano un mondo visto mille volte e mille volte affascinante.....In mezzo c’e’ una storia d’amore, c’e’ un golpe fallito, uno riuscito e una famiglia di ricchi e benestanti che annovera tra le sue fila martiri della rivoluzione, una famiglia che non sa piu’ dove stare ma che poi lo scoprirà! Andy garcia porta avanti la sua idea fino in fondo in nome di un tributo da offrire all ' Havana, ci riesce con il contorno e con la musica, ma in oltre due ore di film in alcuni momenti sembra perdersi. Se la premessa non vi ha fatto desistere il film si lascia guardare!
raramente capita di leggere delle non opinioni espresse con competenza, lucidamente e mi soffermerei sulle sfumature di questa parola. Con originale invidia cerco di capire da quali fonti accertate nutrite i vostri discorsi. per quel che mi riguarda ho visto un discreto film, piacevole da osservare la fotografia e ascoltare qualche aria latino americana non contaminata dal tiburon o altro che da anni ci tormenta anche stesi al sole sulla spiaggia
Il film in sè non è brutto, ma non si può pretendere che lo spettatore sopporti due ore continue di salsa, canti e balli vari. Il mio orecchio stava chiedendo pietà. Poi la scena dell'assalto al palazzo di Batista con sotto l'accompagnamento della rumba è stato a semplicemente patetica.
La figura del "Che" è rispondente alla realtà. Si trattava di un uomo sanguinario che non si faceva problemi a trucidare e torturare nei lager predisposti dalla rivoluzione. Andy Garcia è sin troppo generoso nei suoi riguardi.