Opera numero tre di Verdone regista. Qui per la prima volta il personaggio e' uno, immemorabile disoccupato che cerca un'improbabile fortuna cercando di vendere dischi porta a porta (rigorosamente senza successo). Poi il casuale incontro con un lestofante donnaiolo che lo incanta a suon di frottole. Perche' non imitarlo? Chissa' che non ne venga fuori qualcosa? Ne viene fuori che il futuro suocero lo riempie di mazzate. Fluida e simpatica commedia dal sapore piacevolmente caustico, il problema del lavoro per i giovani (gia' allora, si...) affrontato con tocco leggero ma non frivolo (riflettete un po' su di chi e' la colpa, sembra essere il messaggio subliminale) e si batte il chiodo, senza annoiare, su uno dei vizi capitali delle italiche genti, la mitomania. Con Lucio Dalla e gli Stadio in soundtrack
Altro grande film di Carlo Verdone quando la sua vena creativa (anni '80) era al massimo...Nulla da aggiugere rispetto alle opinioni precedenti.
Bravissima Eleonora Giorgi definita giustamente da qualcuno una "simpatica coatta" e la colonna sonora da Lucio Dalla agli Stadio... Aggiungiamoci anche il mitico Mario Brega (assaggia 'ste olive so' greche) e poi chi non vorrebbe per una volta essere Manuel Fantoni ;)?
Imperdibile questa chicca degli anni 80 che consacra verdone come uno dei signori della commedia moderna.Dopo i primi grandi successi dalla struttura corale si cimenta per la prima volta in un vero film di stampo più classico con un personaggio principale dall'inizio alla fine rischiando una severa stroncatura per il cambio di registro.Lui stesso lo definisce un piccolo fotoromanzo ed è il film a cui tiene di più perchè il successo che gli ha portato è stata la spinta decisiva per i successivi lavori.Caratterizzato dalla consueta amarezza verdoniana il film è un delizioso quadro degli anni 80,delle illusioni e delle aspirazioni dei giovani del periodo,i miti si susseguono vedi Dalla o Burt Reynolds De niro sempre citati dai personaggi come esempi da seguire ed imitare.I protagonisti della colonna sonora sono Lucio Dalla e gli Stadio,icone pop degli anni e sempre in linea con l'aspetto malinconico dei film del regista.Da sottolineare l'interpretazione simpaticamente coatta di una bellissima Eleonora Giorgi coprotagonista e la presenza carismatica e un po' eccessiva del suocero burino di un grande Mario Brega.In sintonia con l'atmosfera un po' surreale che caratterizza tutta la pellicola si inserisce uno stralunato Christian De Sica amico e compagno di sventure di Carlo Verdone.Indubbiamente il film rimane une delle colonne della commedia italiana e ancora oggi i giovani e non solo lo riguardano con tanto divertimento e nostalgica simpatia nei confronti di quella generazione.