Indifferentemente dal fatto che Sharon Stone abbia un ruolo non tanto centrale in questo film, questa è una pellicola secondo me ben riuscita in quanto stimola i sentimenti dello spettatore che a volte (come è successo a me) può versare delle lacrime. E qual'è l'intento di qualsiasi rappresentazione che sia cinematografica, teatrale o di altro genere, se non quello di suscitare emozioni? Le emozioni questo film le suscita eccome! Proprio per questo non lo dimenticherò mai; un emozione è come un solco nel muro della nostra anima ed è quindi indilebile.
Un buon film con potenzialità da grande film ma non ben espresse. La storia verte sulla bella amicizia tra due ragazzini speciali. Speciali perchè diversi, un piccolo genio ma storpio ed un gigante di 13 anni incapace di integrarsi e di essere al passo con gli altri. I due si completano a vicenda perchè uno ha le gambe e l'altro ha il cervello. Purtroppo nel finale scopriamo che lo storpio in realtà è malato di una malattia degenerativa che lo porterà alla morte e questo stimolerà l'amico rimasto a fare il possibile per mettersi al passo con gli altri. Una storia semplice e potenzialmente molto bella ma che non riesce ad essere incisiva. Il film si lascia vedere ma senza dare quell'emozione che potrebbe con una tale storia, problema sicuramente di una sceneggiatura non all'altezza del cast ed anche il regista non mi sembra sia riuscito in pieno nella sua opera. La Stone ha una parte sbiadita e molto breve.