Inseguito da degli strozzini, lo scommettitore incallito Alan Brady (Terence Hill) si decide finalmente a cercare, per conto di suo zio, un tesoro risalente alla seconda guerra mondiale. Si nasconde quindi sulla barca di Charlie O’Brien (Bud Spencer) un rude navigatore solitario sponsorizzato da una disgustosa marmellata. Naufragati sull’isola del tesoro, i due scoprono che questa non è affatto deserta come sembra, e s’imbattono in una tribù di pacifici selvaggi, una ciurma di pirati vestiti da metallari, e un vecchio soldato giapponese convinto che la guerra sia ancora in corso.
Più che una coppia d’attori, Bud e Terence sono diventati un vero e proprio “genere”. Un genere peraltro unico: un cinema d’avventura per famiglie, con scazzottate coreografate come in un musical o in un film di kung-fu, gag da comiche del muto e da cartoon, e musiche simpatiche e orecchiabili di quelle che fischietti sotto la doccia.
Non c’è quindi da aspettarsi che i loro film siano molto diversi tra loro, ma questo (diretto dal bravo Sergio Corbucci di Django) è, forse, il loro capolavoro, dove la collaudata formula Sorrisi & Cazzotti si sposa col più classico dei filoni avventurosi, la caccia al tesoro su di un’isola tropicale. Mai come in questo caso la comicità non è affidata solo ai nostri eroi, ma anche ai personaggi di contorno, come la corpulenta regina indigena Mama (Louise Bennett), il samurai rimbambito Kamasuka (John Fujoka) e il loro demenziale figlio Anulu (interpretato dal caratterista e stuntman Sal Borgese, assiduo collaboratore della coppia Spencer-Hill). Il ritmo è perfetto, l’uso delle location incantevole, le battute memorabili (“Saranno antropofaghi ?” “Mah, a me sembrano profughi.”, “Dovete scusare, ma nostro stregonzo un po’ scemonzo anche lui.”) e il colpo di scena finale lascia a bocca aperta sia per la sorpresa sia per le risate.
Un film che conosco a memoria ma che rivedo sempre volentieri, soprattutto nelle tranquille e sonnacchiose sere d’estate, quando si ha voglia di sognare l’avventura.
uomini in mutande, vorranno te
beh questa frase la ripetevo con i miei amici durante gli anni 80, 90 e ora me la rammenta sempre mio figlio....bud e terence hanno segnato la storia del cinema italiano e anche la mia.
Anche questo film merita di essere citato in quanto principali attori ancora una volta i mitici Bud Spencer e Terence Hill. La storia e divertente e spassosa. Racconta di Terence che viene in possesso di una mappa dal nonno (che c'ha pure la meningite!!!) dove c'è segnata l'ubicazione di un tesoro su un isola sconosciuta. Terence approfitta di un passaggio "clandestino" sulla barca di Bud che promuove la Marmellata Puffin (forza e grinta ti darà!!!). Nasce cosi tra botte e risate l'incontro tra i due che finisce per scaraventarli su un isola abitata da popolazioni indigene. E qui inizia la ricerca del tesoro. Tra cazzotti e risate Bud & Terence scoprono il tesero e poi... beh e poi guardate il film e vi divertirete un sacco. Grandi Bud & Terence.
Questo, assieme a “Lo Chiamavano Trinità”, è senz’altro uno dei maggiori capolavori che abbiano realizzato Bud Spencer e Terence Hill, proprio per la sua semplicità, che però nasconde una storia non inventata su due piedi, ma ripresa dalla Storia della Seconda Guerra Mondiale. E anche se l’effetto sembra irrilevante, provate ad immaginare se invece fosse stato uguale a tutte le altre “cacce al tesoro”. La musica è bellissima, e l’ambientazione è perfetta. Perché i film come questo li chiamano “Italian trash”? Sono infinitamente migliori delle idiozie che ci presentano al giorno d’oggi. Un lavoretto in apparenza semplice, ma in realtà inimitabile. Un bel dieci non glielo toglie nessuno.