L'idea di base del film è più che buona(ma del resto è presa in prestito da un romanzo di Philiph Dick), anche le ambientazioni sono di livello medio alto...purtroppo però le lodi finiscono quì. la sceneggiatura è fiacca e i momenti di tensioni(pochi per la verità) sono intervallati da lunghi minuti di inattività. Un'altro punto a sfavore è sicuramente l'elevato numero di colpi di scena(veramente troppi) che rendono il film ancorà più inverosimile; neanche gli attori brillano troppo per bravura(a parte il protagonista) che, vuoi per un'incapacità intrinseca, vuoi per una regia che non è riuscita a coordinare bene il loro lavoro, risultano essere spaesati e incapaci di realizzare appieno ciò che stanno costruendo. Per concludere, questo film lascia con l'amaro in bocca perchè lo spettatore si rende conto di trovarsi di fronte ad un'ottima idea di base che però viene mal sviluppata....veramente un peccato
...e' uscito con i denti!
il film che più fedelmente ha dato vita con le immagini ad un romanzo di dick, in quanto pur essendo storia blade runner si prende decisamente troppe libertà dal soggetto originale.
le ambientazioni sono magnifiche e molto suggestive, le scene nella base militare neb serrate e in generale l'atmosfera è suggestiva.
unica grande pecca sono alcuni momenti nella recitazione e soprattutto gli effetti speciali, per la maggiorparte scadenti a causa del budget.
gli androidi esprimono con violenza il loro desiderio di affermazione come esseri viventi e pensanti.
Tratto dalla novella "Modello Due" di Philip Dick (per chi non conoscesse le sue opere, è lo scrittore di Blade Runner); il film è stato girato lesinando sugli effetti speciali, che comunque vengono utilizzati al momento giusto. Questo se da un lato fa certamente storcere il naso a chi giudica un film solo dalla "grafica", dall'altro rende il film più concentrato sui personaggi. La trama è classica ma non scontata, in fondo attinge a piene mani da un racconto del 1952, che comunque già affrontava 50 anni prima di AI il tema del limite tra umano e meccanico, il rapporto tra l'uomo e la macchina..
Per questioni di "politically correct" l'ambientazione originale del racconto ossia la Terra devastata dal conflitto atomico America-Russia, è stata trasformata in un mondo alieno, devastato da una guerra tra Corporazione e Coloni; questo comunque influisce solo in parte sulla trama.
Il film scorre piacevole, senza dialoghi morti o sparatorie tappabuchi, e secondo me risulta un'ottimo adattamento del racconto di Dick, sicuramente meglio di Atto di Forza, peccato solo per il finale un pò troppo forzato.
Azzeccato il personaggio di Hendricksson, ben interpretato da Peter Weller(Robocop)
Agli appassionati di fantascienza vecchio stampo, lo consiglio tranquillamente.
Agli altri, se vi capita l'occasione, merita comunque un'occhiata.
Ciao
Questo B-movie a basso costo è tratto da un romanzo del 1952 di Philip K. Dick, così come il notissimo Blade Runner.
Anche qui si ritrovano i temi a lui cari: atmosfera apocalittica, replicanti, civiltà ridotta allo stato di rottame, ecc.
Nulla di nuovo quindi, ma il film si dipana con grazia e riesce a comunicare allo spettatore lo spirito originario del romanzo dal quale è stato tratto: l'atmosfera livida, quasi bluastra, e le soluzioni narrative inquietanti, trasmettono un persistente senso di inquetudine, ed un senso di ineluttabilità del destino al quale i personaggi vanno incontro, senza possibilità di redenzione alcuna.
La vicenda ben presto mette in primo piano replicanti con desideri umanoidi: c'è da dire però che il discorso non assume le inquietanti valenze di Blade Runner: qui il doppio incubo dell'umanizzazione della macchina e della simmetrica disumanizzazione dell'uomo non arriva a farsi metafora.
Bravo Peter Weller, bellissima Jennifer Rubin.
Trailer italiano (it) per Succede anche nelle migliori famiglie (2024), un film di Alessandro Siani con Alessandro Siani, Cristiana Capotondi, Euridice Axen.
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(6.5/10)
