Si da il caso che la tv, ogni rete, programmi in prima serata sempre gli stessi film visti e rivisti.
si da il caso invece che la7 ogni giorno feriale -dalle 14 alle 16- mandi in onda dei film vecchiotti, ma almeno insoliti, e spesso pregevoli. come 'grazie signora tatcher' che ho gustato per puro caso proprio uno di quei pomeriggi che a quell'ora mi trovavo in casa in poltrona davanti alla tv. direi che la pellicola è l'alter ego sociale del film the committents in fatto di costume.
lo scenario in cui si svolge il racconto è un paese di minatori durante lo sciopero contro la chiusura della miniera voluto dal governo del premier tatcher.
gli ingredienti della trama sono i minatori, la loro banda musicale della miniera, il suo direttore affetto dalla silicosi, l'amore tra un giovane trombettista e una amica di infanzia tornata al villaggio per stendere una perizia (inutile che la chiusura era già decisa a priori) sulla produttività aziendale...
il primo pezzo suonato per intero dalla banda è 'alborada nueva' di aranjuez (ottoni, percussioni e piatti): l'ho ascoltato con emozione, nodo alla gola, e lacrime agli occhi. sarebbe un disco, ci fosse, imperdibile!
l'ultimo, quando la banda -a miniera oramai chiusa- va a londra e vince il primo premio del festival nazionale inglese delle bande musicali, è la cavalcata delle valchirie, eseguito con altrettanta bravura.
non conoscevo il film, non ne sapevo nulla, potete immaginare -quindi- quale piacevole sorpresa mi abbia elargito la sua proiezione sul piccolo schermo.
grazie la7, e disonore alle altre reti per i filmacci che mandano in onda a ripetizione in prima serata.
film che tratta una tematica di estrema importanza, e che prende posizioni chiare e coraggiose. Purtroppo la resa cinematografica non mi ha entusiasmato, la trama mi è apparsa, per certi versi, scontata e in alcuni momenti sulla soglia del patetismo. Questo film rimane comunque un buon modo per passare la serata.