...e anche il libro non è che fosse così eccezionale (gli darei un 6). Ma il film riesce a fare peggio. L'ho visto con altre persone che il libro non l'avevano letto, ed hanno fatto fatica a seguire la storia. E in effetti è parecchio confusionario. Riprende la trama del libro, ma se ne allontana molte volte. Molti episodi sono riscritti e altri inventati. I persongaggi si discostano da quelli del libro. Questo per chi pensasse di vedere una fedele trasposizione, stile Signore degli Anelli.
Per quanto riguarda gli effetti speciali hanno poco di speciale (le scene iniziali della battaglia sono ridicole). Se ne salvano pochi.
Recitazione e regia nella media.
Di buono c'è che riesce a ricreare l'atmosfera cupa della storia originale. Ma è un po' poco...
Molti ritengono che questo film vada apprezzato a prescindere in quanto, pur trattandosi di cinema russo, non esita a liberarsi dagli schemi tradizionali sovietici ed a tentare una coraggiosa incursione in quello che invece è, indiscutibilmente, uno dei pezzi forti del cinema americano: il fanta-horror. Niente a che vedere con con la fantascienza di Tarkovski, semmai, ne "I Guardiani della Notte" ci si può trovare un po di Tolkien, un po di Blade Runner ed anche un po di Matrix. Il regista, tale Timur Bekmambetov, è stato definito il Tarantino sovietico ed in effetti, non manca più di un tentativo di imitazione con la ricerca di qualche virtuosismo in materia di montaggio, scene rallentate, primi piani repentini etc... Lasciatemi dire che però il buon Timur dovrà pazientare ancora molto prima di vedere calzare certi scomodi paragoni tra se e l'inimitabile Quentin. Il soggetto del film è dei più sfruttati: trattasi dell'eterna lotta tra bene e male, luce ed oscurità, per contendersi il dominio assoluto.
Il cast mi è parso mediocre. Soprattutto il protagonista, poco credibile. L'intero film, a mio avviso, è scadente, molle, confusionario e farraginoso.
E' volgarmente evidente, leggendo le opinioni di chi si è affrettato ad esprimere un parere su quest'opera, che l'influenza cinematografica statunitense ha ormai trionfato doppiamente: mi rammarico di ascoltare e leggere recensioni negative su questo film basate sull'incomprensibilità della trama..mi sembra anzi spaventoso! Di fatto, mentre il soggetto, globalmente abusato, è fin troppo facile da capire sin dalla prima scena, i livelli (diversi) di sviluppo della trama sono invece volutamente disordinati e per qusto avrebbero spappolato il cervello dei cinefili abituati alla comprensione veloce, visibile e superficiale del testo..Fino a quache decennio fa, nel cinema continentale, si respirava evidentemente un aria diversa; mentre è cioè chiaro il ringraziamento che dovremmo dare agli americani per gli strumenti forniteci nel corso di questi anni, è altresì evidente che al di la della tecnica filmica sono stati sempre loro a copiare noi europei e probabilmente ancora a lungo lo faranno! Ciò che mi spaventa di più è notare quanto le produzioni statunitensi abbiano indebolito le nostre capacità interpretative svilendo la forza evocativa presente nella scena, nel silenzio o nella parola dei fotogrammi...Ci stiamo dunque abituando ad una comprensione filmica costruita in origine per il pubblico nordamericano (ne capirete dunque le differenze!!) di conseguenza anche i nostri giudizi pareggiano con quel tipo di climax, ritmo o sceneggiatura semplicemente perchè 9 decimi di quello che vediamo è fatto allo stesso modo...Nessuno si aspettava di vedere un film epigono del Signore degli Anelli, ne tantomeno ci aspettavamo un nuovo Matrix o più stupidamente un action movie alla Blade! Allora, mi chiedo, se non ci aspettavamo tutto questo...perchè non è possibile sdoganarci da una visione dell'arte che ci ha indottrinato cliché fatti con lo stampo; perchè non è possibile imparare o tornare ad imparare a leggere diversamente le cose?! Quando finite un libro...ne comprate forse uno identico e poi ancora un altro simile e poi rileggete di nuovo il primo? Non credo...Comprendo dunque i giudizi estetici di chi dice che il film è terribile e capisco il gusto personale ma non sopporto leggere cose tipo: americans do it better..Primo perchè non è mai stato storicamente vero (e questo è un dato di fatto che gli stessi americani conoscono bene) secondo perchè nel momento in cui arriva una produzione diversa, sia essa russa o finlandese, ci sintonizziamo subito con quella palude di film che abbiamo mentalmente inghiottito per anni richiamando subito alla mente e agli occhi un paragone che non dovremmo mai fare di fronte ad uno schermo o ad una pagina...! Chiediamoci dunque il perchè di questo comportamento automatico..Il mio rammarico si estende tuttavia anche al film in questione che, ottimo per tecnica, regia e fotografia, non ha avuto il coraggio di essere Russo fino in fondo..concedendo piccoli richiamo commerciali di cui avremmo potuto fare certamente a meno..
Gli do 10 solo per alzare la media ingiusta del 5.
e' un fanta-horror, non aspettatevi il signore degli anelli ( non centra nulla ), non aspettatevi tensione a fior di pelle o mostri da tutte le parti. e' un horror particolare, la continua lotta tra il bene e il male vista sotto una luce diversa, da questo punto di vista e'abbastanza innovativo. buoni gli effetti speciali o almeno calzano col film. la trama e' un po' complessa, ma si riesce a seguire bene e il finale "oscuro" e' carino. unico problema ( anche il recensore lo accenna ) e' la mancanza di spirito, non cattura lo spettatore! si lascia guardare con curiosita', ma 2-3 volte ho guardato a che minuto ero del film ( quindi non mi ha tenuto incollato al divano...)
Non so di quale punto di svolta parliamo ma questo sicuramente non è un bel film. Più che un punto di svolta è un film di serie B, direi un trash stile matrix/costantine alla russa.
La sceneggiatura già poco credibile in alcune scene è semplicemente esilarante. Non lo consiglio.
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(5.5/10)
