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I guardiani della notte
Fin dall'alba dei tempi le forze del bene e del male si sono scontrate in una lotta infinita e senza quartiere per il dominio sull'uomo finché un giorno, presentendo l'annullamento di entrambe le fazioni, i loro capi non hanno stabilito una tregua incerta. Questi arcani combattenti sono "gli altri", mistici guerrieri che vedono tra le loro file stregoni, mutaforma e vampiri. Tutti sanno benissimo che un giorno verrà al mondo un individuo della loro specie più potente di loro, che dovrà effettuare la scelta tra bene e male. E decidere le sorti del mondo intero.
I guardiani della notte, diretto da Timur Bekmambetov è sicuramente il caso cinematografico dell'anno in Russia, dove il film ha già incassato la bellezza di sedici milioni di dollari, superando qualunque altro "blockbuster" statunitense della passata stagione. Per questo la Fox Searchlight ha già acquistato i diritti di distribuzione dei film successivi, cioè "I guardiani del giorno" e "I guardiani del crepuscolo". Si tratta infatti di una trilogia fantasy opera dello scrittore Sergej Lukyanenko, nato ad Alma Aty in Kazachstan nel 1968, che ha collaborato attivamente al progetto soprattutto nella fase della stesura della sceneggiatura. In una recente intervista alla Nezavisimaja Gazeta, lo scrittore ha dichiarato che I guardiani della notte è un punto di svolta nel modo di fare cinema in Russia, soprattutto per il superamento di certi tabù legati all'uso degli effetti speciali. E questo è indubbio. La potenza delle immagini dei Guardiani della notte, e l'originalità di alcune soluzioni visive adottate è più che degna di nota, come pure la cura nella costruzione dei personaggi. I combattenti della luce, ad esempio, sono ben lontani dall'essere un esempio di purezza, molti di loro hanno una qualche colpa da scontare, e spesso usano metodi che fanno dubitare del loro rigore morale. Però durante lo svolgimento della trama si assiste ad un intreccio tra scontro epico di larga scala e vicende umane molto personali e private, senza che i due piani riescano ad integrarsi perfettamente. Questo rende il film molto confuso e non molto facile da seguire, nonostante le premesse fossero quanto meno promettenti. Anche il succedersi degli eventi non riesce ad avere quel mordente necessario ad avvincere, mentre lo spettatore cerca di districarsi tra i vari livelli narrativi.
Probabilmente quello che il pubblico russo ha maggiormente apprezzato de I guardiani della notte è stata la possibilità di vedere un kolossal fantasy ambientato nella Russia odierna, con le sue specificità e contraddizioni, e legato alla tradizione fantastica del luogo. Per quanto riguarda noi, il film potrà piacere o più probabilmente non piacere, ma si tratta di un nuovo inizio per un cinema quale quello russo, che non mancherà di riservarci sorprese in futuro.
La frase: "Sarai trafitto dal cielo: copriti bene".
Mauro Corso
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