Il parametro per misurare la propria esistenza è ormai solo quello economico delle proprietà e dei conti in banca. I valori morali non sono assoluti e intangibili ma parziali e materiali. Ecco, il film parla del "dio" danaro. Un dollaro, un milione di dollari, tutto è moltiplicabile per una cifra. Il film ha la capacità di dare una chiara idea del vincolo umano al danaro. La stessa giustizia è amministrata con velocità, con tecnica statistica, con i ritmi dell'industria chèiltempoèdenaro (sic!). I pochi, stritolati dal sistema, soccombono. C'è però chi ha la forza di non svendere la propria dignità e, alle proprie disgrazie, assegna il valore delle scuse. Il film è uno dei pochi in cui non sventola trionfante la bandiera a stelle e strisce.
L'ho trovato stancante e continuamente spezzato nel suo ritmo da scene o episodi che, a mio parere, si potevano anche evitare... Il film di per se non è malvagio, ma fa acqua in alcuni punti. Alla fine del film non si è ancora capito se questa benedetta acqua fosse inquinata o no; inoltre il cambio repentino dell'avvocato da cinico a difensore assoluto dei deboli, che arriva a perdere tutto, mi lascia perplesso. Una nota positiva la merita John Travolta, eccezionale come sempre. Per lui vale il proverbio che invecchiando si migliora...
Un film che merita sicuramente di essere visto. Non mi capacito di un voto così basso...
Guardatelo e poi votate. Perchè vale. La trama è stupenda, l'idea ben sviluppata. John è bravissimo, come sempre, e in un ruolo a lui congeniale.
Voto? 8.
Insomma... Diciamo che è un film... Speciale? Per non esagerare, ecco. Sicuramente da vedere... Realistico, spesso inprevedibile. E con un cast davvero all'altezza!!!
Do un voto alto per alzare la media!!! Si merita un bell'8!!!
Non è forse originalissimo, ma è ben fatto. Travolta è veramente eccezionale, come sempre. Riesce anche ad essere avvincente, dentro e fuori dal tribunale.