questo film è pura arte non tanto per la trama che non esiste, ma neanche per la prtotagonista bjork ma per la grande creatività del regista (nonchè marito di bjork) Matthew Barney veramente un grande artista che riesce a mettere su una pellicola l'arte infatti nelle recensioni viene descritto come artista non come regista evviva la video arte evviva Matthew Barney le riprese fenomenali la musica di bjork fantastica un grande capolavoro, l'ho visto a venezia in sala grande con accanto bjor e matthew alla fine mi sono alzato come molti altri ad applaudire questo grande film forse non capito dai giornalisti che non sono poi giornalisti artistici ma cinematografici qui serviva un artista artistico.
C'era forse d'aspettarselo che pubblico e critica non avrebbe capito questo ennesimo capolavoro del geniale Matthew Barney, ma forse la critica si sarebbe dovuta informare innazitutto che Barney non è un regista, ma un video artista! Cosa ben differente!
Comunque anche se per i fan piu' accaniti di Barney la sua simbologia rimane ancora oscura, non si puo' far a meno di rimanere affascinati dalla sua straordinaria creatività e inventiva, dalla perfezione delle inquadrature, all'enigmatica musica di Bjork, ma soprattutto dalla straordinaria eleganza formale che come sempre Barney ci offre.
Insomma un Capolavoro, come tutte le altre opere di Barney.
E' un film solo per chi conosce il suo lavoro o appassionati d'arte, gli altri, giornalisti compresi, possono starsene a casa.
Forse certi giornalisti che hanno storto il naso dovrebbero forse leggere qualcuna delle innumerevoli monografie sull'opera di Barney e almeno sapere cos'è un Cremaster!
soliti ragazzetti stereotipati con pseudo-informazioni come armi. il cremaster è il cremastere, purtroppo nel caso specifico si è abbassato senza più rialzarsi. questo non è un film, è spazzatura spacciata per arte. fin quando ci sarà chi confonde l'arte con la spazzatura, ci sarà posto per barney e per la pubblicità gratuita a islandesi cellulitiche. bleah. questo non è un film, e qualsiasi cosa sia, non vale niente. fine.
Le immagini sono strepitose, la musica si fonde perfettamente con esse attraverso dei suoni che sanno essere commoventi per la loro delicatezza, sinistri, violenti e infine capaci di trasmettere una malinconica quiete grazie alle scelte stilistiche dell'artista Bjork, unica nel panorama musicale internazionale.
Evocativo ed interessante il criptico e misurato sviluppo degli eventi attraverso simbologie simmetriche care alla mentalità muta ed ermetica dello scultore-regista.
Lo scontro che dà nome all'opera visiva vede il trionfo finale del "Drawing", della metamorfosi, della creatività incontrollata, della poesia viscerale e veracemente romantica.
In poche parole, omaggio all'amore per Bjork e al suo modo di fare arte.