Uno dei film più piacevoli che abbia mai visto, curato nei minimi dettagli, dai dialoghi alla fotografia. Una favola dei nostri giorni, una perla del cinema di Boyle.
A volte fa proprio piacere vedere film di questo genere: fantastici e allo stesso tempo così sani e gradevoli.
A parte qualche icona sballata, in tutti i sensi, il film è adatto a tutta la famiglia per una serata piacevole e in compagnia.
Ben Fatto. Godibile e soprattutto spensierato e senza grandi pretese. Non delude perchè fuori dalle aspettative dei soliti film e non c'è l'ipocrisia di tutti i film prodotti a stampo. Eppoi è fatto davvero bene graficamente e non è un peso riguardarlo più volte.
Credo che merita di essere visto... anche per le prossime feste natalizie! E’ un film dalla storia improbabile, al confine tra la realtà e la fantasia, che ha il sapore di una favola. E’ diretto da Danny Boyle con delicatezza ed originalità che ti porta al messaggio sottostante il racconto apparentemente banale. In Inghilterra sta per cambiare la moneta, dalla sterlina all’euro. Sta per arrivare Natale, con la sua corsa agli acquisti e ai regali. In una nuova zona residenziale di periferia si insedia anche una famiglia col papà e due ragazzi orfani di madre. Il più piccolo, Damian, è il simpatico protagonista. Appassionato delle storie dei santi, spesso li vede in visione e ci parla. Vede in realtà quello che gli altri non vedono, accecati dal consumismo, dalle preoccupazioni o dalla ricerca del denaro. Proprio un sacco di soldi gli capita di trovare, giocando vicino ai binari di un treno. Si tratta del bottino di una rapina, ma lo scopre solo più tardi. Inizia così la sua avventura: vuole dare tutto ai poveri, ma il fratello e poi anche il padre, che intanto si mette con un’altra donna, vengono presi dal vortice delle cose da comprare, dei debiti da pagare, della moneta da cambiare prima che perda il suo valore. Ma quale valore? Damian alla fine brucia i soldi e può vedere la mamma che gli manca e che l’aspetta: si incontrano e si abbracciano per pochi minuti. Pare ormai chiaro: i soldi rovinano tutto e non fanno vedere quello che vale di più. Il finale vede la famiglia tutta coinvolta nei sogni del bambino, nel viaggio della solidarietà in Africa per aiutare a realizzare i pozzi dell’acqua. Si tratta di una fiaba o di una drammatica verità?