Dopo quasi 6 mesi ho avuto il piacere di vederlo per una seconda volta...e' sconvolgente capire come un' infinità di note possa farti amare ancora di più lo strumento che suoni!La viola è il mio "cavallo di battaglia"e ho cercato di trascrivere il canone...spero un giorno di poter duettare con un Lee Williams o con uno Jeno Varga!Mi ha rapito la loro espressività e il loro impegno!Cerco notizie su Lee,ma su internet c'è poco e niente.Ciao
Suggerisco a tutti i fan di Canone Inverso di leggere KANON,un manga(fumetto giapponese)pubblicato in Italia in 6numeri,tra dicembre 1999 e marzo 2001 dal "Star Comics"(chiedete a Orion Distribuzioni,strada Selvette 1bis/1 -06080 Bosco-PG-).
E'la storia di Kanon,una ragazza vissuta fino ai 19anni in Mongolia,sola con la madre(che le insegna a suonare il violino),convinta di essere orfana di padre.
In punto di morte,la madre le rivela che suo padre in realtà è ancora vivo,ed è un grandissimo violinista;Kanon decide allora di tornare in Giappone a cercarlo,armata solo del proprio talento come musicista e di una stupenda melodia,la"Musica del vento e dei fiori":componimento che,le ripeteva la madre,era di suo padre.
Io ritengo Kanon un racconto mediamente buono,anche se un po'"torbido",con alti e(purtroppo)bassi,ma devo dire che quando l'ho letto sono rimasta letteralmente folgorata dalle impressionanti somiglianze con il film di Canone Inverso.
A parte l'evidente assonanza dei titoli,le due storie in sé presentano analogie davvero sbalorditive:anche in Kanon un violino particolare(ricordate la testina antropomorfa del violino di Jeno?)avrà un ruolo fondamentale per la ricerca del vero padre della protagonista,ma la prova definitiva sarà,in Kanon,la"Musica del vento e dei fiori",così come,in Canone Inverso,il "Canone Inverso",appunto.
Non vi racconto tutta la trama di questo fumetto(che, ripeto,invito tutti a leggere),per non rovinarvi il finale,ma voglio sottolineare almeno un'ultima cosa:non è solo la storia,a somigliare molto a quella di Canone Inverso;vi sono anche interessanti riflessioni sulla Musica davvero molto simili a quelle del film.
Ad esempio,verso la fine del fumetto,poco prima di un grandioso concerto(che non può non ricordare il meraviglioso Concerto Romantico Interrotto!),si dice:"C'è qualcosa di più appagante che fare l'amore...è la Musica".
Un concetto che ricorda moltissimo le riflessioni di Jeno,David e compagni mentre suonano assieme,entusiasti,la stupenda melodia"Goliardi".
Mi chiedo se Tognazzi &Co,prima di scrivere la sceneggiatura di Canone Inverso,fossero a conoscenza di Kanon:il manga è stato pubblicato in Giappone già nel 1995...
In tal caso si spiegherebbero molte somiglianze!Oppure,semplicemente,la Musica è davvero il linguaggio universale per eccellenza,che stimola le stesse riflessioni ad autori che stanno a centinaia di Km di distanza l'uno dall'altro !!
...In Cina o a Marakesh,nei deserti del Sahara o nei ghiacciai dell'Alaska...
Qualcuno di voi ne sa di più?
P.S: Stiamo progettando un Sito Internet, che dovrebbbe essere pronto per l'anno prossimo, dedicato interamente a Canone Inverso (soprattutto al film,ma c'è molto spazio anche per il libro).
Se avete materiale di qualsiasi genere,suggerimenti e consigli,e volete dire la vostra in quest'impresa, scrivete canone.inverso@email.it
Vorrei rispondere a Giorgio di Vicenza, che ha scritto ormai molto tempo fa (il 23 dicembre scorso) dicendo di non capire il titolo del libro di Maurensig.
A me invece sembra molto chiaro...
Anche a me piace molto di più la versione cinematografica (preferisco vedere spazio dedicato alla storia d'Amore tra Jeno e Sophie, piuttosto che alle lunghe disquisizioni filosofiche sull'immortalità, che nel libro trovano ampi sviluppi).
Comunque, tornando al significato del titolo nell'opera di Maurensig...
A pag. 125 (ed. Best Sellers Mondadori) troviamo questa frase: "Senza che me ne avvedessi, ciò che aveva trovato il suo supremo compimento nella folgorazione iniziale, aveva già cominciato da tempo la sua corsa retrogada, il suo conto alla rovescia, o, se vogliamo usare un termine musicale: il suo canone inverso."
Ricky Tognazzi in persona, in un'intervista comparsa (e poi scomparsa) sul sito ufficiale della Cecchi Gori, ci ricorda che cos'è esattamente il Canone Inverso: "Un’antica forma musicale [...] a due voci, con una particolarità: la partitura suonata dalle due voci è la stessa, ma una la esegue dalla prima nota all’ultima; l’altra inizia dall’ultima nota e va a ritroso".
La mia (personale) interpretazione è che Jeno (la voce narrante della frase di Maurensig qui sopra) si riferisca a come la sua amicizia con Kuno (David nel film), dopo il momento di massima intensità, stesse rapidamente degenerando, andando "a ritroso", come una delle due voci nel Canone Inverso, per giungere infine al litigio e alla rottura.
Anche nel film si può notare come, scoprendo il legame di parentela che li unisce, Jeno si senta più vicino a David (si può parlare, usando una figura retorica, di un Climax emozionale), mentre David (come prima reazione) vuole allontanarsi dal fratello (Anticlimax): i due hanno reazioni opposte, "inverse", come le due voci che interpretano il Canone.
Certo, nel libro il titolo è giustificato e spiegato soltanto da una frase, mentre nel film attorno al Canone Inverso (splendido frutto dell'inesauribile talento di Morricone) ci ruota quasi tutta la vicenda dei due fratelli...
Comunque il titolo mi sembra chiaro anche nella versione cartacea, e spero che adesso lo sebmri anche a te.
stento ancora a credere che questo film sia italiano..recitato bene,belle le ambientazioni e la fotografia..complimenti a ricky tognazzi;ce ne fossero di film così in italia...
Un buon film, con un fascino particolare perchè ambientato in una città magica come praga, e con un ottimo cast.
triste protagonista è la storia degli eventi: dalla paura e la disperazione dell'olocausto alla speranza dei giovani cecoslovacchi della primavera di praga soffocata dall'arrivo dei carro armati russi. la trama, nella sua drammacità, è piacevole anche se commovente: un buon film targato italia che rivedrei volentieri.