"Wall Street", soprattutto nell'incipit, presenta uno spaccata del mondo di Wall Street costituito da grattaceli, enormi uffici, tanti computer e telefoni, brokers in rigorosa giacca e cravatta. Entriamo immediatamente all'interno del mondo del denaro, della borsa, dell'alta finanza e del funzionamento dei sistemi economici. Comunque un inizio per i miei gusti eccessivamente intricato, contorto e complicato. Per chi è completamente digiuno del settore è difficile seguirlo, sopportarlo e non annoiarsi: ed essendo digiuna...
Successivamente escono fuori altre caratteristiche di Wall Street: è un mondo fatto di avidità, imbrogli, capitalismo sfrenato, menzogna, arrivismo, potere a tutti i costi. Quindi ci si trova a confrontare questi aspetti con la moralità e l'etica e si entra in una storia che ce li affianca continuamente. Bella dunque la scelta di mostrarcelo sotto i tanti punti di vista e le tante realtà.
Di per sé la trama sarebbe pure semplice e la struttura del film è abbastanza schematica, solo che la sceneggiatura, nonostante sia ben scritta ed abbia creato bei dialoghi, è molto articolata ed abbastanza complessa. Come già detto rende difficile l'inizio ma anche diverse sequenze dello sviluppo quindi mi sono trovata diverse volte a perdermi e ad annoiarmi anche perché la durata non è indifferente, più che altro per via dei temi e della storia trattata che la fa sembrare più lunga di quello che è. Ci sono comunque scene (ed in particolare il finale) godibili e buone.
Gli attori lavorano abbastanza bene, su tutti spicca sicuramente Michael Douglas che si trovo molto a suo agio nei panni dell'antipatico, insopportabile, infido e spregievole Gordon Gekko. Ma Douglas riesce meglio in questi ruoli che in altri. Non sono convincenti le donne, ma forse dipende dalla sceneggiatura che non tratta poi così bene le figure femminili.
Un film sicuramente elegante, potente ed interessante fin quando si riesce a mantenere l'attenzione, ma sicuramente altalenante.
Ottimo film, probabilmente il milgiore di Oliver Stone dopo Platoon e Nato Il 4 Luglio e The Doors, sapientemente architettato si di una sceneggiatura non molto articolata ma tutta via dinamica, incalzante a porre in primo piano l'ascesa e caduta di un intraprendente broker di New York.
Molto cinica la critica di fondo a quel capitalismo sfrenato tipicamente occidentale e soprattutto nelle parole di Gordon Gekko, vi si ritrova spesso un fondo di veriTà, specialmente nel fantastico monologo sulla Blue Star "credi davvero che viviamo in una democrazia?".
Ottime le interpretazioni di Charlie e Martin Sheen, buona quella del "Nexus6" Daril Hannah, come superba la performance di Michael Douglas giustamente premiata in quell'anno con un meritatissimo oscar, Michael mette in scena la sua più imponente esibizione di tutta una carriera dipingendo alla perfezione non un personaggio, ma una maschera, una maschera su cui condensare tutta la spregiudicatezza, cinismo, avidità, egocentrismo, del capitalismo occidentale.
Film che nonostante i 120 minuti appassiona fin dall'inizio in un crescendo di attrazione verso un mondo illusorio, un mondo in cui non si crea ricchezza, ma si limita a speculare sui sacrifici altrui!!
Film grandioso, per la sua attinenza alla realtà potrebbe essere considerato anche un ottimo documentario.Si, perchè in certi ambienti dell'alta finanza è così che si vive, ed è così che si pensa.Di Gordon Gekko ce ne sono tanti, gente che non conosce mezze misure, che se non ottiene il massimo è come se avesse perso.Il giovane e famoso imprenditore italiano Arcangelo Masciale diceva: io non creo, speculo su quello che hanno creato gli altri. E' più o meno quello che diceva Gordon Gekkonel film.
Ragazzi, questo non è un film....E' una lucida testimonianza e insieme dettagliata descrizione di quel mondo che al giorno d'oggi fa girare tutto il resto, ovvero la finanza, la borsa, i soldi!D'altronde ogni epoca ha i suoi ideali...Io lavoro sia come promotore finanziario che come trader indipendente, e ogni giorno quindi seguo l'andamento dei mercati borsistici. Posso garantirvi che la descrizione che ne fa Stone in Wall Street è molto molto vicina alla realtà!! La sceneggiatura del film è davvero sensazionale, la regia incredibile, per non parlare di Michael Douglas nella parte di Gekko...non penso neanche sia un grande attore Douglas, ma in questo film giuro che mi ha davvero stupito! Veramente incredibile! Non saprei immaginare un attore migliore per la parte, neanche Al Pacino avrebbe fatto meglio( e parla uno che crede Al il più bravo attore sul pianeta....). Secondo me Douglas nella realtà è un finanziere davvero, non è possibile catturare lo spettatore con la recitazione della parte a tal punto da oscurare il resto del film! Davvero sopra le righe,non sembra neanche che reciti una parte. Il film è dell'87, ma vi assicuro che ci sono degli accenni a certe tipologie di analisi borsistiche che in Italia sono arrivate solo a metà anni 90,e che ancora oggi sono quasi inutilizzate;la fedeltà al mondo reale della finanza è totale, il film era a suo tempo veramente avanti(e per l'Italia lo è ancora quasi!come tutte le cose d'altronde...). Per un appassionato di finanza è ovviamente un film incredibile, personalmente il mio numero uno, ma credo che il mio giudizio potrebbe essere un pò di parte! Credo che però è sicuramente un film che non può dividere; voglio dire, non è possibile definirlo un brutto film, anche se non piace. E' la realtà! Non si può definirlo brutto! Ho esagerato? Io credo di no. Per chi non lo abbia visto, guardare. Assolutamente. E riflettere.Riflettere. "Se non ci sei dentro ne sei proprio fuori,ok? E io non parlo di un impieguccio 400.000 dollari l'anno in Wall Street, di volare in prima classe, di vita comoda,io sto parlando di ricchezza. Ricchezza sufficiente per avere un tuo jet,sufficiente per non buttare via il tempo. 50. 100 milioni di dollari, Bud. O capitano, o niente." L'apice.
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