Ottima la fotografia con eccelente resa dei colori della terra salentina. Molto "colorati" tra l'altro anche i personaggi intervistati e la descrizione della loro realtà... scioltezza nei dialoghi e naturalezza...
Se il cinema è arte.... l'arte è libertà.. questo è un film vero.. dove l'unico limite e l'unico confine è stato solo la fantasia dei registi. liberi.. di giocare.. di esprimersi.. quando un budget carente può solo allegerire il peso nel lavorare.. sentirsi liberi... e fare qualche rinuncia.. se cinema o video.. poco importa... non tutti quadri son fatti ad olio.. ne tutte le statue in marmo...
L'ho noleggiato per caso in un pomeriggio di pioggia.Non lo conoscevo. E'molto strano e poco lineare, però parecchio alternativo: si discosta molto dalla struttura classica di un film. Le immagini, i colori e i paesaggi sono fantastici: non conosco il salento,ma penso che prima o poi ci andrò!Lo voglio rivedere, documentandomi prima, per capirlo meglio. Stupendi i dialoghi di alcuni personaggi.
Il film nel complesso é buono, ma ci sono alcune cose che lo penalizzano. Forse la discontinuità, il film sembra troppo un minestrone girato e rigirato con alcune verdure andate a male. ci sono dei passaggi poco chiari e non spiegati allo spettatore, inoltre come si fa a chiamare "film" quello che ha tutta l'aria di essere un documentario? L'attrice che interpreta Cateria era assolutamente inutile e inoltre recita molto male. É poco credibile. Però, nonostante questo, é ottima l'idea di raccontare il salento attraverso le ferrovie del sud est. Lo splendido paesaggio campagnolo che si vede, poi, mi ha davvero fatto venire voglia di prendere le ferrovie del sudest e godermi una bella gita a contatto con la natura NELLU SALENTU. Tornando al film, si poteva fare qualcosa di diverso, spiegando meglio al lettore qualche passaggio non chiaro. Per il resto, lo scrittore di favole, il pittore che dipinge come Pollock, i ferrovieri, tra cui quello spimaticissimo di san Pancrazio, sono davvero dei personaggi straordinari. Qualcuno poteva essere risparmiato, data la durata del film, perché 110 min sono davvero un po' troppi per un film del genere...
Un film italiano fra i più interessanti usciti nel 2003. Lungo lunghe linee morte di ferrovia, il Salento vivo disperso nudo isolato e stimolante. Quasi rubato dalla telecamera in un semidocumentario dove non si distinguono parti di finzione e non