confermo tutto quello che è stato già citato riguardo questo cartone... penso che sia tra i pochi che mi abbia in qualche modo emozionato. riguardandolo adesso, ho riscoperto il vero piacere nel guardare il cartone animato...
oltretutto ha una morale molto importante. E' un cartone fa capire che forse raggiungere i proprio obbiettvi, che siano difficili o quasi, non è impossibile.
vi consiglio di scaricarvi le 26 puntate che racchiudono uno tra i più esemplari cartoni animati.
Bella a tutti e fate ciò che ho detto...
Nel primo episodio si narra che il 2008 fu l'anno della catastrofe planetaria...negli anni bui della guerra fredda, il mondo sull'orlo dell'abbisso dell'apocalisse nucleare, Conan ha saputo donare la speranza della pace e la fiducia nell'amicizia e nei sentimenti sinceri, puri e profondi. Il messaggio di Conan è che l'ambiente e il genere umano devono essere preservati dalla nostra stessa stupidità e dalla follia autodistruttiva della guerra. Magari il monito di Conan non fosse più attuale!
Chissà se George W.Bush sarebbe stato lo stesso se da piccolo avesse visto Conan...
Conan, questo mondo si può salvare?
amo a dismisura questo cartone. per la sua poesia, per l'ironia, per l'intelligenza, per certe iperboli che sono esagerate solo se le si considera avulse dalla storia.
amo una storia che da piccola mi ha fatto ridere e pensare, e da grande continua a rassicurarmi.
le vicende di conan e lana sono percorse da un sottile filo di lirismo su cui camminano tutti i personaggi della storia. nessuna concezione al patetico, mai.
tanta voglia di ricominciare, a qualunque costo.
voto 10 anche alla sigla originale e all'interpretazione di georgia lepore... (che nei titoli compare come george... chissà mai perchè........)
è un'opera di fantasia, certo.
tuttavia,lo scenario rappresentato è più che plausibile.
la serietà e la semplicità fanno "Conan - il ragazzo del futuro" un confronto aperto tra ideologia e pace. vasto corollario di sentimenti onesti e chiari, ora, più che mai, pone l'importante interrogativo su ciò che potrebbe un giorno essere rappresentato dalla parola "società".
a chi non lo ha mai visto o letto, a chi non se lo ricorda, ai ragazzini di sei, sette anni. agli anziani, rimbambiti da troppe chiappe in tv.