Bel film! Ottima recitazione, grande realismo, dialoghi interessanti. Sembra quasi di essere a bordo della nave, di cui si sente ogni scricchiolio. A parte il fascino delle scene drammatiche, mi è piaciuta la rappresentazione del coraggio, della durezza e del patriottismo inglese, che ha una buona tradizione. Durante la Seconda guerra mondiale l'Inghilterra ha fronteggiato Hitler anche da sola!
Unico difetto: mi è sembrata un po' leziosa, un po' costruita a tavolino la figura del dottore.
Mi sono ricordato i film marinari di errol flinn (ma chi li ha visti fra di voi?)le atmosfere sono le stesse, certamente gli effetti speciali - senza i quali ormai non si può più girare un film - sono superbi,si vive veramente con loro in alto mare. ottimo come sempre russel e bravissimi tutti gli altri. veramente da 8 e 1/2.
Per chi, come me, è un appassionato estimatore dalla storia del periodo a cavallo del xviii e ix secolo, e per chi, sempre come me, è un assatanato lettore della storia da cui trae origine questo film, esso è un buon film.
non metto neanche in discussione l'interpretazione che ritengo di ottimo livello; i personaggi sono stati estratti dalle opere di o'brian in maniera diversamente efficace; aubrey è decisamente lui: deciso, sicuro di se, attaccato al dovere e contemporaneamente all'amicizia, sempre in cerca della battuta spiritosa ad ogni costo, (nei romanzi il personaggio è proprio così)coraggioso e ricco di trovate strategiche. insomma peter weir e russel crowe con il comandante aubrey ci hanno proprio azzeccato!
il dottore invece, pur essendo interpretato con grande maestria da paul bettany è un personaggio ridotto di almeno due terzi come ricchezza rispetto a ciò che si incontra nei romanzi. molto ben caratterizzati gli aspetti fondamentali della royal navy dell'epoca sottolineo, tra i tanti aspetti, la presenza dei "giovani gentiluomini" e cioè degli allievo ufficiali che salivano a bordo, quasi quasi, in età immediatamente post allattamento (è un iperbole!). a volte venivano imbarcati anche a 8 anni e meno e seguivano le esercitazioni condotte dal capitano o dal suo secondo.
personalmente mi ha un po' sconcertato che al posto della fregata americana del romanzo (ispirato a un reale episodio della guerra anglo americana di inizio '800) ci abbiano messo una fregata francese. un altro aspetto che mi ha lasciato perplesso è il miscuglio di riferimenti tratti dai vari romanzi e messi nel racconto. ma queste sono scelte per confezionare una narrazione che è destinata a spettatori che non hanno necessariamnete letto i romanzi.
dal punto di vista spettaccolare lo trovo non male: non è lento come dicono alcuni, se piace l'azione sfrenata non la si cerchi in questa ambientazione (non si danno velieri turbo); i ritmi di una battaglia navale tra velieri sono lontani dagli inseguimenti e dalle carambole di automobili per le strade di s. francisco o simili.
il film, in definitiva, riproduce bene il clima di bordo velieri di sua maestà britannica intorno alle guerre napoleoniche e restituisce anche un pizzico (non di più) delle atmosfere dei romanzi da cui è tratto. la buona mano di wair ne ha saputo trarre un buon prodotto che entusiasma gli appassionati (e io lo sono in maniera acritica) delle navi a vela del 7-800. non è eccelso, e le mie aspettative andavano molto oltre ciò che poi ho trovato nel film; però lo trovo godibile e dignitosamente rappresentativo. sette punti mi sembrano un equo giudizio.
ritengo che il finale abbia voluto lasciare una porta socchiusa sul seguito della vicenda.
Il titolo va interpretato come una battaglia fra francia e inghilterra e dunque commandèr??? in ogni caso il film è molto bello sebbene ci voglia una xamamina per vederlo...
E' il quarto film di successo interpretato da Russel Crowe.
Dopo LA confidential un calo: un eccessivo protagonismo, basato sulla "costruzione" del divo di Hollywood, vedi
A beautiful mind ed il gladiatore.
Questo film restituisce la giusta proporzione al protagonista.
Russel è un attore versatile che si fa plasmare dai registi, anche se in qualche occasione è andato un pò sopra le righe. In questo film sarebbe potuto essere una sorta di gladiatore del mare, invece non lo è.
Molti commenti lo hanno già detto: tanti temi, forse troppi, hanno perlomeno ridimensionato la figura del bel comandante.
La bravura di Peter Weir e la presenza "umana" di Paul Bettany, medico e naturalista, danno equilibrio ad un film che poteva essere un banale film di genere per patiti di mare e di battaglie navali.
Ci deve essere anche un fondo di verità "storica", perchè la vita a bordo di una nave di Sua Maestà Britannica doveva essere un grande onore sia per il rampollo lord con il braccio mozzato che per i mozzi sottocoperta.
Che dire poi dell'episodio del mancato saluto che ha provocato le 12 frustate al marinaio e il suicidio dell'eterno allievo ufficiale: la sfiga è una credenza reale dei marinai di ieri e di oggi.
Insomma un film avvincente per trascorrere una serata uggiosa nelle feste di fine anno.