Bel film...ben recitato, ben diretto,poche sbavature complessivamente, ma il suo punto di forza è che fa male!.Non importa come, perchè le letture possibili possono essere molto diverse tra loro, ma tutte feriscono.
Uno squarcio sul perbenismo, l'ipocrisia e tanti altri bei sentimenti familiari.
Il film è ansiogeno e ben diretto.
idea originale (e poco costosa per il produttore).
ma non mi piace la reazione del marito: non è adeguato alla situaione che sta vivendo,,,troppa tranquillità...perchè non ha provato a scappare prima?
perchè non ha cercato per casa metro per metro fin da subito?
perchè si è data una versione così imbecille di un uomo che alla fine è lobotomizzato e non pensa neanche alla vendetta con il vicino o all'azione legale...si lo so forse sono troppo realista ma a me mi rode se un film non rispetta le leggi fisiche.
io avrei già sfondato la porta con a costo di rompermi tutte le ossa per la paura già dopo aver visto che mia moglie aveva una pistola ...ma anche prima appena vedevo tutte le lampadine tolte... non scherziamo dai---
manca un pò di realismo...
tutto qua... per il ersto ho un groppo allo stomaco e stanotte non dormirò (ho appena finito di vederlo).
Bello,si vede tutto d'un fiato e tutto contribuisce a creare suspense e senso d'angoscia.Molto credibile e intelligente,considerando le storie di ordinaria follia che spuntano come funghi nella middle-class statunitense ci si aspettava forse una punizione più severa per il cattivo papà.
Premetto che il film mi è piaciuto anche se me lo aspettavo più sottilmente diabolico e perverso. le critiche che avevo letto prima di andarlo a vedere mi dicevano di una condanna dell'egoismo maschile. invece secondo me sono le donne ad uscirne male. la colpa del marito era quella di essere stato affettuoso e presente con i figli, di non aver fatto mancare nulla alla famiglia, di aver sempre desiderato la moglie! "colpa gravissima" l'aver voluto portare un po' di pepe a letto con degli accessori non convenzionali..o di aver avuto sempre il desiderio di "esplorarla". ed in 15 anni lei non gli dice nulla. prende sempre il discorso alla lontana e non l'affronta mai direttamente. si sentiva vuota? ma invece di fare la prostituta mentre il marito lavorava ed i figli stavano a scuola, poteva trovarsi qualche passione o interesse. o forse vuoto chiama vuoto? questo vizio femminile di non parlare mai del problema ma di covarlo dentro fino a farlo esplodere penso sia il tema di tutto il film. e poi per mezzo di chi si vendica? del vicino di casa brutto e deforme diventando, con lui, veramente un oggetto. bello il contrasto tra le lacrime vere del marito e quelle finte della moglie mentre gli parla del falso tumore. oppure la differenza di rapporto con i figli: per il marito unica ragione di vita, per la moglie semplice strumento di vendetta personale!
complessivamente un bel film, originale, ben costruito e soprattutto che stimola la riflessione.
Trailer italiano (it) per La natura dell'amore (2023), un film di Monia Chokri con Francis-William Rhéaume, Magalie Lépine Blondeau, Pierre-Yves Cardinal.