Un film che affronta un problema grave, quello di dover stare su una sedia a rotella per tutta la vita. film velato da ironia ma la trama ruota attorno a questo grave problema. asia argento forse non era la miglior attrice adatta ad interpretare questo ruolo, ma alla fine il messaggio di verdone arriva chiaro ed univoco. non discriminiamo, ma integriamo. non possiamo volere che una persona sia quello che vogliamo, dobbiamo accettarla com'è. il finale è velato dalla malinconia.
Una grande Asia Argento, degna figlia di cotanto padre, vanto del nostro cinema e delizia per i nostri sguardi che non si fermano alla superficialitá delle cose.
Il film sarebbe stato perfetto se fosse stato un tantino più lineare, senza voler creare a tutti i costi stati angosciosi. La parte cecoslovacca, fra teatro e clinica, non mi è sembrata all'altezza del resto. In compenso una lode a Verdone.
Sono un estimatore di verdone,e apprezzo molto i film in cui cerca di "abbandonare"il personaggio del bullo che l'ha reso famoso:in questa pellicola però non tutto va nel verso giusto.lo spunto della sceneggiatura è interessante , e per lunghi tratti il film risulta piacevole ; purtroppo ci sono anche momenti "morti"in cui non si capisce dove verdone (come regista)voglia andare a parare: ad esempio la lunga sequenza della trasferta "al nord" di fuxas che risulta un pò slegata dal resto della storia.peccato , perchè avrebbe potuto essere un secondo "compagni di scuola".
Scusate il mio italiano ma non sono italiana.
Bah... sicuramente vale la pena di dargli un'occhiata anche se la trama, soprattutto per quanto riguarda le vicende di Arianna, la ragazza paraplegica, è poco verosimile (ve lo posso assicurare visto che ho una certa esperienza in materia essendo io stessa paraplegica da quasi due anni).
Comunque sia l'interpretazione di Carlo Verdone che quella di Asia Argento mi sono sembrate di buon livello, anche se quest'ultima mette in luce un maggiore spessore artistico.
Un po' discutibile la scelta del finale.